
Scuola e Lavoro
A Modugno si parla di mafia a scuola, Bonasia: «Non è invincibile»
Pinuccio e Lella Fazio sono coraggiose guide in questo tortuoso percorso
Modugno - mercoledì 7 febbraio 2024
11.49 Comunicato Stampa
«La mafia non è invincibile. Ed è bene che i nostri ragazzi ne siano ogni giorno più consapevoli. Ieri con Agenda 2024 - uno, dieci, cento… verso mille passi abbiamo dato seguito al lungo percorso iniziato lo scorso anno fra i banchi di scuola».
Comincia con queste parole il post con cui il sindaco di Modugno, Nicola Bonasia, riflette sulla sensibilizzazione delle nuove generazioni, a scuola, sul tema della mafia.
«Un percorso che è un'agenda che ogni giorno aggiunge pagine nuove; è una rete fatta di coraggio, di azioni e di persone che si impegnano quotidianamente ad estirpare il male dalla radice.
Oggi vorrei ringraziare tutte quelle realtà istituzionali, militari, civili e scolastiche che rappresentano un modello per le nostre giovani generazioni e per noi adulti, con esempi fatti di azioni più che di parole.
E vorrei celebrare, una volta di più, Pinuccio e Lella Fazio nostre coraggiose guide in questo tortuoso percorso. La testimonianza più tangibile sia del dolore profondo e della devastazione che può provocare la criminalità, sia dell'estremo coraggio necessario a non aver paura, a dire "stoc ddo'".
E oggi, con lo stesso coraggio vogliamo dire che anche noi siamo qua, insieme, pronti a scrivere nuove pagine di impegno e resistenza. Siamo ancora più convinti e lo gridiamo ancora più forte: la mafia non è invincibile».
Comincia con queste parole il post con cui il sindaco di Modugno, Nicola Bonasia, riflette sulla sensibilizzazione delle nuove generazioni, a scuola, sul tema della mafia.
«Un percorso che è un'agenda che ogni giorno aggiunge pagine nuove; è una rete fatta di coraggio, di azioni e di persone che si impegnano quotidianamente ad estirpare il male dalla radice.
Oggi vorrei ringraziare tutte quelle realtà istituzionali, militari, civili e scolastiche che rappresentano un modello per le nostre giovani generazioni e per noi adulti, con esempi fatti di azioni più che di parole.
E vorrei celebrare, una volta di più, Pinuccio e Lella Fazio nostre coraggiose guide in questo tortuoso percorso. La testimonianza più tangibile sia del dolore profondo e della devastazione che può provocare la criminalità, sia dell'estremo coraggio necessario a non aver paura, a dire "stoc ddo'".
E oggi, con lo stesso coraggio vogliamo dire che anche noi siamo qua, insieme, pronti a scrivere nuove pagine di impegno e resistenza. Siamo ancora più convinti e lo gridiamo ancora più forte: la mafia non è invincibile».