Giorgia Longo Modugno
Giorgia Longo Modugno
Attualità

Dall' esperienza alla divulgazione: a Modugno Giorgia Longo parla di “malattie invisibili”

«Con questo progetto voglio dare delle risposte a tutte le persone che si trovano in difficoltà»

Un convegno a scopo benefico e divulgativo per parlare di "malattie invisibili" spesso ignote che colpiscono le donne. Questa l'idea della modugnese Giorgia Longo, dottoressa in Giurisprudenza e in Economia e management, che ha scelto di mettere a disposizione del prossimo il suo vissuto personale.

«Sono stata tanto male per due anni, non avevo trovato una cura e una diagnosi giusta a quello che avevo – esordisce la dottoressa Longo – solo studiando e facendo tutte le ricerche del caso ho scoperto l'esistenza delle "malattie invisibili", tra cui l'endometriosi e la vulvodinia».

Proprio quest'ultima è la malattia che le è stata diagnosticata.

«Successivamente mi sono imbattuta nella pagina di Giorgia Soleri, che è a capo di un movimento femminista per difendere le donne che, all'interno del sistema sanitario, non sono tutelate da queste malattie invisibili».

Più approfondiva il tema, più si rendeva conto del fatto che, ancora oggi, quelli appena descritti sono argomenti di cui si parla troppo poco.

«Quando ho iniziato a parlarne sui social media, ho scoperto che tante ragazze ne soffrono – continua – oltre a sentirmi meno sola, ho capito che con quello che stavo scoprendo avrei potuto aiutare altre persone».

Di qui le prime idee e i primi spunti di riflessione.

«Nel mio percorso sono stati coinvolti un ginecologo, un medico specialista, un fisioterapista del pavimento pelvico, una psicologa e altre figure – spiega Longo – ognuno di loro ha ricoperto un ruolo fondamentale nella mia diagnosi e nella mia cura».

Proprio dalla combinazione di diverse competenze e di diverse professionalità nasce il convegno "Malattie invisibil", che vedrà giovedì 7 marzo la seconda edizione nella biblioteca "Carlo Perrone" di Modugno.

«Con questo progetto voglio dare delle risposte a tutte le persone che si trovano in difficoltà e che provano dei sintomi che non riescono a decifrare – dichiaravoglio evitare agli altri tutto l'iter che ho passato io, l'esperienza è tesoro anche in questo».

Nel convegno dello scorso anno, che si è svolto a Modugno, il tema centrale è stato la vulvodinia. Alla conferenza hanno preso parte un osteopata, un fisioterapista del pavimento pelvico, una psicologa e un posturologo.

«Quest'anno avrei voluto riproporre il focus dell'edizione trascorsa, ma in realtà prima di Natale ho rifatto una visita e mi era stato detto che avevo un inizio di endometriosi – prosegue – in quel momento ho capito che stava ricominciando tutto da capo, mi sono rimessa a studiare e a fare altre analisi, fino all'incontro con un nuovo ginecologo che mi ha dato tutte le rassicurazioni e le spiegazioni necessarie a capire che non ho l'endometriosi».

Sarà infatti questo il cuore dell'incontro di domani, 7 marzo, che gode del patrocinio del Comune di Modugno e che coinvolge professionisti del settore: un ginecologo, una psicologa, un chinesiologo, un osteopata e una nutrizionista.

All'incontro, con inizio fissato alle 19:30, parteciperanno il sindaco di Modugno, Nicola Bonasia, e l'avvocato Marisa Sbelndorio, consigliera delegata alla salute femminile.

«Il convegno prevede anche una box dedicata alle domande anonime – conclude la dottoressa Longo – gli specialisti saranno a disposizione per chiarire ogni dubbio dei presenti».
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