Zona industriale, verso la reindustrializzazione sostenibile

Saranno attuati i principi dell'Apesa

giovedì 31 maggio 2018 6.54
Una reindustrializzazione sostenibile. Che punta all'ambiente. Una riconversione dell'esistente. Sostenibile. Lo ha sostenuto ieri il Comune di Modugno partecipando con gli assessori Danilo Sciannimanico (Attività Produttive) e Tina Luciano (Ambiente) a una riunione operativa convocata dal Consorzio Asi per dare attuazione al Patto di sviluppo dell'Area Asi della Città Metropolitana di Bari. Nella riunione - alla quale erano presenti anche l'Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale, il Comune di Molfetta, la Città Metropolitana, Bosch e ZIP – si è discusso delle linee di indirizzo con cui dare vita al Masterplan, cioè al programma di interventi di rilancio della zona Asi, ispirato ai principi dell'APESA (Aree Produttive Ecologicamente e Socialmente Attrezzate). Interventi strategici finanziati dalla Città Metropolitana di Bari per 15 milioni di euro.
"La decisione di finanziare la creazione delle APESA – dice Tina Luciano – è giunta al termine di un lavoro coordinato dall'azienda Bosch che ha individuato come necessari al rilancio della Z.I. interventi che vanno chiaramente nella direzione della sostenibilità ambientale. All'incontro di ieri abbiamo pertanto sostenuto la necessità di non disperdere le risorse in progetti che si allontanano sensibilmente dalle indicazioni pervenute dai tavoli di lavoro istituiti dalla Bosch e dagli impegni presi da Asi e Città Metropolitana con il protocollo d'intesa siglato il 21 febbraio scorso."
Il Protocollo d'Intesa impegna infatti il Consorzio Asi e la Città Metropolitana ad attuare interventi in servizi, infrastrutture, mobilità, viabilità, sicurezza (videosorveglianza), aree a verde della Zona Industriale. Il tutto nella direzione della creazione di un'Area Produttiva, Paesaggisticamente, Ecologicamente e Socialmente Attrezzata con rinnovata capacità di attrarre investimenti.
"La redazione del Masterplan – aggiunge Danilo Sciannimanico – deve guardare secondo noi al recupero dell'esistente, alla reindustrializzazione di aree dismesse. Questo significa che gli interventi di rilancio devono concentrarsi sulle aree industriali esistenti, cioè sull'area industriale Bari-Modugno, e non immaginare che le risorse finanziarie messe a disposizione per la creazione delle APESA possano essere invece impiegate per realizzare nuove aree produttive prendendo così la strada di nuovo e niente affatto proficuo consumo di suolo."