Dai banchi di scuola alla pratica. L'Euclide-Caracciolo alla Sorgenia

Firmato l'accordo con l'azienda nella zona industriale

martedì 30 ottobre 2018 21.12
Pochi giorni fa l'Istituto tecnico Euclide-Caracciolo di Bari e Sorgenia Puglia hanno sottoscritto un accordo di alternanza scuola-lavoro che consentirà a otto studenti di affiancare il personale della centrale di Modugno per un periodo di quattro settimane, alla fine del primo e del secondo quadrimestre. Lo stage consentirà agli studenti, individuati dall'Istituto tecnico in base a particolari meriti, di vedere da vicino la gestione quotidiana delle attività, nonché la manutenzione elettro-strumentale e meccanica dell'impianto. L'obiettivo del percorso è far acquisire ai ragazzi le principali competenze legate al funzionamento di una delle centrali termoelettriche più innovative oggi funzionanti in Italia, capace di entrare in funzione nei momenti in cui è necessario mantenere in equilibrio il sistema, facendo così fronte alla non programmabilità delle fonti rinnovabili. L'avvio della collaborazione è stato sancito oggi dalla visita all'impianto di Modugno da parte di due quinte dell'Istituto, corso di studi Conduzione apparati e impianti marini. Quaranta studenti, accompagnati dai docenti e dal responsabile della centrale Sorgenia, hanno assistito a una presentazione in aula sul funzionamento dell'impianto, seguita da una spiegazione sul ciclo combinato a gas naturale. Dopo la presentazione, gli studenti muniti di elmetti e attrezzatura antinfortunistica hanno potuto esplorare la centrale, osservando direttamente i principi di funzionamento appresi in aula e trovando risposte a tutte le loro domande tecniche. La tecnologia a ciclo combinato a gas naturale della moderna centrale di Modugno, così come tutte le centrali che compongono il parco impianti di Sorgenia, è caratterizzata da elevata efficienza e compatibilità ambientale. L'impianto di Modugno, inoltre, si distingue per il sistema di approvvigionamento idrico che utilizza esclusivamente l'acqua in uscita dal depuratore di Bari Ovest. Avviata nel 2010, è a livello nazionale l'unica struttura di grandi dimensioni, con una potenza installata di 800 MW, a impatto zero per utilizzo d'acqua: il sistema di trattamento delle acque reflue industriali è infatti "zero scarichi" perché permette di concentrare gli scarichi idrici e di recuperare l'acqua in fase finale. "Abbiamo aderito con entusiasmo a questo progetto che consente ai ragazzi di stabilire un filo diretto con il mondo del lavoro - ha commentato Fabio Forghieri, capo centrale. Crediamo molto in iniziative di questa natura e siamo disponibili, anche in futuro, a ospitare gli istituti della regione nel nostro impianto che rappresenta oggi la soluzione che meglio completa la generazione da fonti rinnovabili, per loro natura non programmabili. E si caratterizza per avere la migliore tecnologia termoelettrica attualmente disponibile in termini di efficienza, rendimento e compatibilità ambientale".