Scuole "chiuse" in Puglia, Cgil: «Necessari congedi Covid per i genitori»

Richiesto un incontro urgente con le categorie datoriali Confindustria, Confcommercio, Legacoop, Confartigianato

domenica 21 febbraio 2021 17.58
Dopo l'arrivo dell'ordinanza che impone la DaD al 100% per tutte le istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado, sta nascendo un grosso problema per tutti i genitori lavoratori, che si trovano in difficoltà. E la Cgil di Bari ha chiesto con urgenza un confronto con le categoria datoriali Confindustria, Confcommercio, Legacoop, Confartigianato, per citarne solo alcune, al fine di «lavorare insieme e celermente per permettere ai genitori che lavorano e che non hanno aiuti e parliamo della stragrande maggioranza delle famiglie della nostra area metropolitana, di ottenere congedi straordinari per congedo Covid».

«Da lunedì prossimo - dichiara Gigia Bucci, segretaria generale Cgil Bari - molte famiglie saranno allo sbando, perché impossibilitati a seguire i figli nella didattica a distanza, dovendo lavorare in presenza. Così come già la Cgil Puglia ha richiesto, è necessario e urgente che la Regione Puglia si attivi, caricandosi i costi di questo ennesimo sacrificio chiesto a lavoratori e imprese, per far ottenere ai genitori che lavorano pensiamo negli ipermercati, nelle fabbriche, negli ospedali, solo per citare alcune tipologie di lavoro, i congedi per Covid che il Governo nazionale destina esclusivamente agli abitanti delle zone rosse».

«Dal canto loro le aziende - conclude Bucci - devono facilitare il lavoro agile e tutti quegli strumenti di conciliazione e lavorare insieme a noi per richiedere con forza il riconoscimento del cosiddetto "congedo Covid" che da normativa nazionale la Puglia non può avere perché zona gialla. Ricordiamo inoltre che i genitori hanno la possibilità di richiedere per i figli la didattica in presenza per motivi inderogabili di lavoro. Nel frattempo invitiamo i direttori didattici ad accelerare l'invio alle Asl competenti degli elenchi del personale da vaccinare per accelerare le procedure e far si che gli alunni possano rientrare il più presto possibile in classe per svolgere la didattica in presenza».