Quanti sono i contagi da Coronavirus a Modugno? Il sindaco scrive a Emiliano

Insieme al vicesindaco Francesca Benedetto inviata una missiva per segnalare la necessità di avere i dati in maniera tempestiva

giovedì 26 marzo 2020 15.05
A cura di La Redazione
Nessuna certezza sul numero dei contagiati da Coronavirus a Modugno. Stando al bollettino epidemiologico giornaliero della Regione Puglia la situazione è stabile, ma le autorità locali non hanno contezza di quanto succede sul territorio.

«Non posso dare un numero certo - sottolinea il sindaco Nicola Magrone - perché le comunicazioni che giungono ai Comuni in maniera ufficiale arrivano in ritardo, e spesso sono discordanti tra le varie fonti. L'unica fonte più aggiornata dovrebbe essere la segnalazione quotidiana della Regione pubblicata sul bollettino epidemiologico. Per il momento le ricostruzioni che stiamo tentando di fare, tra le informazioni che abbiamo cercato e trovato, ci permettono di fornire i seguenti dati: tre contagiati ricoverati, altre sei persone - tre delle quali asintomatiche - in isolamento fiduciario per avere avuto contatti stretti con persone contagiate».

E per questo motivo il sindaco e il vicesindaco Francesca Benedetto hanno inviato una lettera al presidente della Regione Puglia, al dipartimento regionale della Protezione civile, al prefetto di Bari, al direttore generale Asl Bari, al direttore del Dipartimento di Prevenzione Asl Bari, per avere delle risposte e segnalare la necessità che siano trasmessi: «Con assoluta tempestività i dati dei soggetti che risultano contagiati al COVID 19, oltre che i dati dei soggetti meramente posti in isolamento fiduciario, per consentire a questo Ente, ma anche a tutti gli altri comuni, di poter compiutamente cooperare nella gestione della emergenza sanitaria».

«Devo rilevare - aggiunge Magrone - che, a quanto emerge dal bollettino epidemiologico, la nostra situazione, in questo momento, non appare pericolosa. Come sindaco, mi fa piacere anche notare che la nostra comunità risponde positivamente alle richieste che vengono fatte. Tanti giorni di reclusione forzata cominciano a pesare. Però dobbiamo essere tenaci e compatti, se vogliamo avere ragione di questa malattia invisibile e mortale».