Porto Torres, l'acquisizione dell'area in consiglio comunale a Modugno

La seduta che si terrà domani vede tra i punti all'ordine del giorno l'approvazione che permetterebbe di procedere con i lavori

lunedì 13 luglio 2020 15.01
L'approvazione dell'acquisizione delle aree interne del complesso residenziale Porto Torres approda in consiglio comunale domani 14 luglio.

«L'acquisizione di Porto Torres – sottolinea il sindaco, Nicola Magrone - costituisce per me, oggi, una grandissima soddisfazione, inseguita da anni. Purtroppo non sarò in Consiglio il 14 luglio a causa dei postumi di un intervento chirurgico urgente al quale ho dovuto sottopormi. Ma spero che i consiglieri comunali vogliano approvare all'unanimità questa acquisizione».

Porto Torres nasce come un enorme condominio di proprietà privata, fatto di grandi palazzi, costruiti nei primi anni settanta, in piena speculazione edilizia e, allora, in piena campagna: centinaia e centinaia di appartamenti, migliaia e migliaia di metri cubi di cemento, in assenza di un piano di lottizzazione o di una convenzione di cessione delle aree da destinare alle opere di urbanizzazione primaria (strade, luce, fogna ecc.). I suoi abitanti lamentano da decenni le difficili condizioni in cui sono costretti a vivere. Un "megacondominio" in un'area priva di opere di urbanizzazione primaria (strade, luce, fogne), circondato solo dalla strada statale 96, dall'autostrada e dalla ferrovia (doppia linea FAL E RFI), caratterizzato da molti problemi, tra i quali, ad esempio, il difficile collegamento con il resto della città di Modugno.

Nel tempo, l'assenza di manutenzioni in un'area dal complicato assetto urbanistico ha comportato un graduale deterioramento delle infrastrutture interne al complesso. Il dissesto delle strade del quartiere è evidente, e sono urgenti lavori di risistemazione di tutti gli spazi di uso pubblico. La sede stradale interna si abbassa fino a tre metri al di sotto del normale livello di scorrimento delle strade principali attorno al quartiere e questo è stato causa, spesso, di allagamenti dalle proporzioni preoccupanti.

Acquisite le aree, il Comune potrà ora sistemare la viabilità e potrà adeguare le reti tecnologiche (fogna nera e pubblica illuminazione), procedere a nuova pavimentazione stradale e alla manutenzione del verde. Tutte opere per le quali, dal 2015, è previsto un importo di 700 mila euro nel Piano delle Opere Pubbliche. La fogna bianca, sulla base di un accordo col Comune e con la Regione Puglia, viene invece realizzata dalle Ferrovie Appulo Lucane.