Pon, le mamme del quartiere Cecilia: 'I nostri figli sono discriminati'

'Solo una possibilità rispetto alle 5 della scuola media Casavola'

venerdì 2 novembre 2018 9.02
A cura di Roberta Marinelli
Scuola Gandhi e l'iniquità dei Pon? Si fa presto a dire che l'istruzione è un diritto, ma ci si crede un po' meno quando i fatti attestano che alcuni istituti offrono più diritti di altri. Sono stati pubblicati i Pon, progetti scolastici finanziati con fondi europei, relativi alla scuola media Casavola, Francesco D'Assisi e Gandhi, sede distaccata della Casavola al quartiere Cecilia. Balza subito all'occhio il numero dei progetti dedicati alla sede centrale, confrontati con quelli delle sedi periferiche. 7 progetti per la Casavola, distribuiti tra lingue straniere, matematica, scienze e sport, 2 alla Francesco D'Assisi, benessere, sport e educazione ambientale, 1 solo progetto per la scuola Ghandhi, nell'ambito educazione alimentare, cibo e territorio. Come se non bastasse l'esiguità del numero, il Pon ammette la partecipazione di 25 bambini, mentre ne avrebbero già fatto richiesta ben 50. Questo significa che ben 25 bambini, desiderosi di rientrare in un progetto scolastico, rimarranno a casa senza poter accedere ad altro. "Troviamo questa situazione ridicola - commenta una mamma indignata che si fa portavoce di altri genitori che hanno figli alla Gandhi - Non ci hanno assegnato neanche un progetto sportivo, se i nostri ragazzi volessero partecipare ad un progetto diverso, fermo restando la disponibilità del numero, dovrebbero prendere l'autobus". Verrebbe da chiedersi che difficoltà ci sia nel prendere il mezzo per spostarsi, basta un po' di sacrificio e buona volontà e il problema sarebbe facilmente risolto. Bisogna, però, fare i conti anche con gli orari. "I ragazzi escono da scuola alle 14 - spiega la mamma - le attività iniziano generalmente alle 14.30 per terminare alle 15.30, quindi sarebbe impossibile per loro raggiungere la Casavola o la D'Assisi in tempo, arriverebbero ad attività già iniziata. In più abbiamo difficoltà con gli stessi mezzi perché gli autobus passano ogni ora e, se per qualche ragione dovessero perderlo, non avrebbero altro modo per spostarsi". La difficoltà è evidente, come anche la disparità di trattamento. Ma i residenti di Cecilia non vogliono piangersi addosso. Hanno deciso di riunirsi per discutere di questi e tanti altri problemi del quartiere che, da tempo, non può più essere considerato zona degradata o periferica. Il 7 novembre alle 20.05, ci sarà un incontro, alla farmacia Stanzione, per fare un'analisi, proposte e strategie per arginare il problema della diminuzione delle iscrizioni alla scuola media del Cecilia e confrontarsi su altri problemi del quartiere.