La ricetta di Magrone al Cecilia: 'un polo unico con un dirigente scolastico'

Il sindaco incontra le mamme alla farmacia Stanzione

giovedì 8 novembre 2018 10.12
A cura di Roberta Marinelli
L'amministrazione Magrone dialoga con le mamme del Cecilia in farmacia. Ieri c'e stato un dibattito monotematico tra alcune mamme del quartiere e il sindaco Nicola Magrone. Tema dell'incontro, al quale erano presenti anche l'assessore ai Servizi sociali Antonio Alfonsi e l'assessore alle Politiche giovanili Francesca Di Ciaola, come rilanciare la scuola media Gandhi e salvarla dallo svuotamento delle aule. Dopo un primo intervento del "padrone di casa", il farmacista Leo Stanzione, che ha esposto le battaglie che sono state portate avanti dal gruppo dei residenti del Cecilia che da sempre amano il proprio quartiere e vorrebbero che venisse più valorizzato, le mamme hanno esposto le loro perplessità e timori sulle mancate iscrizioni al plesso e sulla penuria di progetti e strutture che costringono le mamme a scegliere di iscrivere i propri figli in altre scuole. La ricetta esposta dal sindaco Magrone è stata semplice. Incrementare dialogo e collaborazione tra istituzioni, dirigenti e genitori. " Non si deve commettere l'errore di pensare che al Cecilia non si sia fatto nulla - spiega il sindaco - penso soltanto al progetto Agorà che riqualificherà l'intera zona, per il quale è stato stamattina dato l'appalto, e all'abbattimento del famoso bubbone. Per quanto riguarda la Gandhi sono i dirigenti che fanno la scuola e sono loro che dovrebbero collaborare e dialogare per il benessere degli alunni, fino a fare un passo indietro se necessario. Per quanto riguarda noi, ci impegneremo a favorire questo dialogo". L'assessore Antonio Alfonsi ha specificato come ormai la scuola sia, purtroppo, diventata un'azienda e che spetta anche ai genitori affiancare gli insegnanti per promuovere la scuola. " La scuola al Cecilia non chiuderà mai - afferma - perché ha una funzione sociale. Ma per rilanciarla è necessario che venga pensata un'offerta formativa che rispecchi le esigenze degli alunni e progetti ai quali i ragazzi partecipino. Se si farà questo lavoro la scuola potrà essere competitiva". Anche per l'assessore giovanili Francesca Di Ciaola è necessario puntare sul dialogo tra i vari attori che compongono un istituto scolastico. " Bisogna ripartire da quello che c'è e ampliarsi - è il commento dell'assessore - Le istituzioni da sole non possono fare nulla ma con genitori più presenti e con la collaborazione dei dirigenti si può sicuramente far ripartire una scuola che è la vita stessa di un quartiere. Questa è una ricetta che non vale solo per la Gandhi, ma per tutte le scuole. Un'offerta formativa valida può essere costruita solo sull'analisi dei reali bisogni dei ragazzi, e questo si può fare solo con la collaborazione di tutti, insegnanti, dirigenti, istituzioni e genitori".