Fase 2 a Modugno, il sindaco Magrone: «Continuiamo ad essere rispettosi delle regole»

Da oggi diverse possibilità in più ma necessario senso civico per evitare che i contagi risalgano, il messaggio del sindaco ai cittadini modugnesi

lunedì 4 maggio 2020 10.38
Da stamattina via alla fase 2 anche a Modugno. Possibile uscire per fare attività fisica, recarsi dai congiunti e andare al parco anche con i bambini. Ma il richiamo è alla prudenza, come sottolineato in tarda serata di ieri dal sindaco Nicola Magrone.

«Comincia la fase 2 dell'emergenza dettata dalla diffusione del Covid-19 - scrive il sindaco - Una fase delicata, molto delicata dal momento che si riaprono fabbriche e aziende, molte persone torneranno al lavoro, cesserà quello stato di 'sospensione' del tempo e delle vite dettato dalle norme restrittive delle prima fase della pandemia. Riaprire, tuttavia, come capiamo tutti, significa allargare anche le vie del contagio. Basti pensare al fatto che tanta gente tornerà ad utilizzare i mezzi pubblici. Serviranno molto, molto più di prima le cautele e le attenzioni, l'osservanza delle regole che in queste settimane ci sono state imposte e che dovremo liberamente e accanitamente seguire perché da esse dipenderà la qualità della nostra vita nelle prossime settimane e nei prossimi mesi: distanza tra le persone, uso delle mascherine, lavaggio e disinfezione frequentissimi delle mani».

«Non dimentichiamo mai - aggiunge - in questi prossimi giorni, che in Italia sinora questo virus ha fatto ammalare in modo più o meno grave ben più di 200.000 persone (secondo i dati ufficiali, che tutti dicono essere inferiori ai dati reali) e ne ha fatto morire sinora poco meno di 30.000. In Puglia, su circa 4 milioni di residenti, sinora i contagiati sono stati, secondo dati ufficiali, ben oltre 4.000 e i morti 424. A Modugno, a differenza di molti altri comuni, la situazione è stata sino ad oggi quasi sempre sotto controllo: su una popolazione di oltre 38.000 residenti, il numero dei contagiati è stato, più o meno, sino a tutto il mese di marzo di una decina al massimo e ad aprile tra i dieci e i 20 (solo per un paio di giorni siamo arrivati a 24). Naturalmente, su questi dati - anche per evitare inutili polemiche - ho sempre da richiamare le avvertenze fatte più volte in questa stessa pagina e da ricordare le proteste che tutti i sindaci hanno sempre mosso alle autorità preposte per i ritardi con cui siamo tenuti informati. Tra i cittadini modugnesi abbiamo purtroppo avuto due decessi, due lutti che hanno funestato la nostra comunità: situazioni che non avremmo voluto vivere, storie tristissime, entrambe. Ho parlato di numeri solo per spiegare che qui, a Modugno, siamo stati in questa emergenza molto seri e responsabili, anche - se posso consentirmi un pizzico di orgoglio modugnese - molto più che altrove. Abbiamo rispettato ampiamente le regole e ne siamo stati gratificati».

«Occorre che continuiamo ad esserlo - sottolinea il primo cittadino - rispettosi delle regole e gratificati dalla situazione. Oggi, più che mai, non ci possiamo ritenere liberi di fare quello che vogliamo: il benessere della nostra Comunità è affidato a noi stessi. Alla nostra prudenza, alla nostra responsabilità, alla nostra perseveranza nell'osservare le regole che, in fin dei conti, sono semplici, benché impongano sacrificio. Soprattutto nel contatto umano, per tutti noi vitale. Riprendiamo piano piano la nostra vita. Ma, per favore, ricordiamo di essere prudenti se vogliamo riprendercela per davvero».