Consiglio comunale sull'Om, la minoranza: 'una bella messa in scena'

Bocciata la proposta dei nove consiglieri

sabato 20 ottobre 2018 10.49
Dai consiglieri di minoranza riceviamo e pubblichiamo. Si è svolto oggi a Modugno un consiglio comunale che aveva all'ordine del giorno la votazione di un atto di indirizzo relativo alla ricollocazione lavorativa degli operai ex OM, nell'ambito dell'unica proposta industriale pervenuta alla task force lavoro della Regione Puglia. La proposta contempla la ricollocazione di 128 unità lavorative ex OM, di cui 60 full time e 68 part time, la nuova assunzione di 24 unità dirigenziali (i cui profili sarebbero assenti nella platea ex OM), e infine la riqualificazione professionale della parte restante dei dipendenti ex OM per una possibile futura ricollocazione, che al momento non viene contemplata in quella proposta. Il Sindaco ha abbandonato il tavolo regionale di concertazione, tenutosi in data 16/10, unico interlocutore a non firmare quella proposta, promettendo una decisione che la giunta avrebbe preso nelle ore successive. La decisione della Giunta è stata poi quella di rinviare al Consiglio Comunale, cioè quello celebrato oggi, alla presenza in aula dei rappresentanti di Selectika e, nelle fila del pubblico, delle organizzazioni sindacali degli ex OM. Si è celebrata una discussione grottesca. Privi di qualunque documento ufficiale, al buio delle bozze dei protocolli di intesa, della presentazione del progetto industriale di Selectika, in modo dignitoso i consiglieri comunali sono stati tutti d'accordo con l'auspicio che l'intera platea degli ex OM venga in qualche modo riassorbita al lavoro (anche con modalità e tempi diversi per una minoranza di loro) e che la produzione di Selectika avvenga nel rispetto della tutela ambientale di un territorio già provato da insediamenti inquinanti. Ma soprattutto per consentire alla maggior parte degli ex OM di tornare al lavoro, come le loro stesse sigle sindacali (a eccezione della sola UGL) avevano già accettato e sottoscritto in data 16 ottobre, per non rischiare il definitivo naufragio dell'unica proposta sul tappeto. Non ce ne sono altre! Insomma una discussione banale e scontata, comunque celebrata dignitosamente dal Consiglio Comunale, in modo tale che la concessione a Selectika della disponibilità del capannone ex OM, tornato nella proprietà della Città di Modugno dopo il fallimento di TUA Industries, abbia un senso pieno, utile agli operai ex OM e incoraggiante per l'unica azienda disponibile al momento. Bene. L'Amministrazione comunale e la sua maggioranza sono riuscite nell'impresa straordinaria di bocciare un nostro semplice atto di indirizzo, che raccoglieva questi auspici, sì semplici ma conferendo nel contempo al Sindaco la massima autorevolezza, in seno al tavolo regionale di concertazione, di strappare le migliori condizioni possibili a tutto vantaggio degli operai, ma nel perimetro delle richieste possibili, ragionevoli, realizzabili da parte dell'unica impresa che ha offerto un piano industriale utile. Hanno voluto votare invece a maggioranza, al di fuori delle più banali regole del Consiglio Comunale, un atto di indirizzo che richiama, e a cui si allega, un protocollo di intesa tra tutti gli attori interessati alla vertenza, pieno di condizioni capestro e vincolanti. Come dire che il Consiglio Comunale di Modugno vota al suo interno non un semplice atto di indirizzo, ma un atto vincolante per tutti gli altri, così come è stato concepito a Modugno e a prescindere dalle posizioni altrui: Sindacati, Regione, Impresa. Che senso ha un atto di indirizzo così dettagliato, e capestro appunto, nell'ambito di una vertenza sindacale così lunga, complessa e dolorosa per tante famiglie? Perché far correre il rischio agli operai, del fallimento di una trattativa così complicata? Che senso ha creare ostacoli e problemi al tavolo regionale di concertazione, mentre la stragrande maggioranza degli operai l'ha accettata? Quale sindaco serio fa di testa propria, portando la propria bozza di protocollo di intesa dopo che era stato raggiunto un accordo su un'altra e dentro un contesto collegiale? A cosa è servito questo consiglio comunale inutile e dispendioso, quando il Sindaco aveva già, per legge, l'autorità di formulare le proprie condizioni al tavolo regionale? Insomma un pasticcio inutile, con annessa pessima figura per la Città. Dicevano di voler proteggere gli operai, hanno invece ignobilmente giocato con le loro vite e quelle delle loro famiglie. E a nulla sono valse le loro stesse proteste oggi in aula, contro questa inutile messa in scena. Modugno, 19/10/2018 La minoranza Barile Raffaele Bonasia Nicola Clementini Domenico Cramarossa Fabrizio Del Zotti Vito Massarelli Pietro Sciannimanico Arcangelo Vasile Lorenzo Vitucci Simona