Ambiente, 'che fine ha fatto il il piano di risanamento?'

Un atto di indirizzo fimato d maggioranza e opposizione

venerdì 29 giugno 2018 14.53
A cura di Roberta Marinelli
Si continua a parlare di ambiente a Modugno. L'associazione Rinascita per Modugno ha focalizzato nella conferenza a tema salvaguardia salute dei cittadini e monitoraggio dei livelli di inquinamento, alcuni punti essenziali per comprendere la reale situazione ambientale in città. Punto di partenza i dati dell'Arpa Puglia, presentati dal presidente del Comitato scientifico Isde Agostino Di Ciaula, che ha tracciato un quadro ambientale abbastanza preoccupante. "Il territorio modugnese -afferma Di Ciaula durante il suo intervento -sarebbe quindi ad alti livelli di inquinamento, sa per quanto riguarda la qualità dell'aria, sia per l'inquinamento delle falde acquifere ed elettrosmog".
"Bisogna muoversi nella direzione dell'ecosostenibilità - è il parere del presidente del comitato Pro Ambiente Tino Ferrulli – pensare alle prossime generazioni e al paese che gli stiamo consegnando. Per questo motivo scenderemo nuovamente in piazza per un presidio contro la Newo, una minaccia reale e irrisolta alle finalità del testo unico vigente in materia ambientale".
La soluzione ai problemi di inquinamento, però ci sarebbe. Per Giancarlo Ragnini, portavoce dei Verdi a Modugno, esiste un piano di risanamento portato e approvato, redatto durante il consiglio comunale del 27 marzo di un anno fa. Di fatto, secondo Ragnini avrebbe già tracciate le linee guida per trovare delle soluzioni concrete a specifici problemi ambientali che riguardano Modugno.
"Durante quel consiglio era stato votato un atto di indirizzo, dall'immediata attuabilità, che proponeva delle iniziative concrete in maniera ambientale – spiega Ragnini – Indire indagini epidemiologiche per studiare patologie connesse all'inquinamento, analisi dei parametri di aria, suolo e acqua con valori aggiornati, censimento delle industrie, bonifica e trasformazione degli insediamenti inquinanti, agevolazioni fiscali per le industrie ecosostenibili, censimento di tutte le antenne ripetitori presenti sul territorio. Queste alcune delle linee guida dell'atto di indirizzo che, al momento, giace però dimenticato in un cassetto. Mi auguro che le forze politiche decidano finalmente di affrontare in maniera consapevole e seria il tema ambientale".