Urbanistica, al via una nuova era

E' ancora l'urbanistica a dividere il Consiglio comunale a Modugno. Per il sindaco Magrone: "recuperiamo un paese urbanisticamente moribondo e cerchiamo di portarlo alla guarigione". La delibera è stata adottata con i voti della maggioranza. Sotto i riflettori è finita la variante urbanistica che, secondo l'amministrazione Magrone, da oggi disciplina con una norma chiara le future attività edilizie nelle zone B1, B2 e B3, nelle aree della città, cioè, caratterizzate dal maggior affollamento edilizio. una norma riscritta in modo rigoroso con l'obiettivo di porre fine alle libere e arbitrarie interpretazioni che nel passato hanno dato origine a sistematiche manipolazioni del piano regolatore di cui il paese reca una triste memoria: edifici alti su strade strette e senza luce, mancanza di parcheggi privati e pubblici, scarsa capacità del territorio di assorbire le acque piovane. Il sindaco spiega che "si tratta di una norma riscritta, dunque, con la finalità di preservare quel che resta dell'identità urbana di Modugno". Pronta la replica dell'opposizione: "'la citta' sara' come la vuole Magrone, e non come la si dovrebbe condividere con i cittadini. Con i cittadini tutti, quelli interessati alla migliore vivibilità possibile e che non hanno nulla da realizzare, quelli interessati a soprelevare la propria casa, quelli interessati a completare le proprietà, i tecnici, le imprese"'. I consiglieri Barile, Bonasia, Clementini, Cramarossa, Delzotti, Massarelli, Sciannimanico, Vasile e Vitucci sostengono: 'Siamo convinti che si può vivere in una città meno cementificata, che rispetti davvero gli standard minimi per una convivenza più civile sotto il profilo urbanistico. Ma siamo convinti pure che questi passaggi così epocali vadano condivisi con chi non porta alcun interesse e con chi ce l'ha. E l'interesse è di tutti i cittadini e non solo dei tecnici e delle imprese'.