Il questore Giuseppe Bisogno
Il questore Giuseppe Bisogno
Cronaca

Coronavirus, ponte di Pasqua blindato. Il questore Bisogno: «Chiunque si muova sarà fermato»

Intensificati i controlli, anche con telecamere, elicotteri e droni. Il capo della Polizia: «La nostra tolleranza sarà pari a zero»

Divieto di spostamenti per scongiurare il contagio Coronavirus, si alza il livello di controlli nella città metropolitana di Bari e nella provincia di Barletta, Andria e Trani. In vista del ponte, l'attività delle forze dell'ordine sarà intensificata. Si tratterà, dunque, di una Pasqua e di una Pasquetta diverse dalle altre.

Oltre ai consueti posti di blocco lungo gli snodi nevralgici delle arterie stradali da parte delle forze dell'ordine - iniziati già ieri - sull'autostrada A14 e - a partire da quest'oggi - sulla strada statale 16 Adriatica e la strada statale 172 dei Trulli, e agli elicotteri, che in questi giorni hanno sorvolato i cieli della città di Bari, dell'area metropolitana e della sesta provincia, saranno utilizzati anche i droni.

L'appuntamento con le festività pasquali imporrà un'ulteriore intensificazione dei controlli non solo da parte di Polizia di Stato e Arma di Carabinieri, ma anche con la Guardia di Finanza, le Polizie Locali e Metropolitane e i militari dell'Esercito Italiano. Il lungo weekend di Pasqua e Pasquetta è molto frequentato per il via alla stagione e la classica gita fuori porta. Ma quest'anno non ci potrà essere nessun spostamento.

A ribadirlo, in un'intervista al network Viva.it, è il dirigente generale Giuseppe Bisogno, a capo della Questura di Bari da poco più di un anno, che assieme alla prefetta Antonella Bellomo, ha programmato servizi straordinari nella città metropolitana di Bari e nella provincia di Barletta, Andria e Trani.

In vista del ponte di Pasqua è stata annunciata una stretta sui controlli. Cosa prevede il piano?


«Sin dall'inizio di questa emergenza si è resa evidente la necessità di ridefinire o, meglio ampliare, la nostra lista delle priorità. Attuando le direttive del Capo della Polizia, Direttore Generale della Pubblica Sicurezza, e con il coordinamento dei Prefetti di Bari e Barletta, Andria e Trani, i controlli sono stati sino ad oggi serrati.

I piani di coordinamento e di controllo del territorio, grazie anche all'apporto fornito da tutte le forze dell'ordine, non solo Polizia e Arma di Carabinieri ma anche Guardia di Finanza, Polizie Locali e Metropolitane ed aliquote dei militari dell'Esercito, previa ordinanza del questore, hanno consentito di mettere in campo una massiccia presenza di uomini e mezzi.

Per le imminenti festività il piano è rafforzato, di modo che a nessuno sia consentito eludere disposizioni il cui rispetto è indispensabile. Tengo a comunicarlo con fermezza a tutti i cittadini: la nostra tolleranza sarà pari a zero, così da non rendere inutili gli sforzi fatti finora».


I controlli saranno ancora più capillari, ad esempio, per intercettare chi cercherà di raggiungere le seconde case. È un punto cruciale della vostra attività? Il piano prevede anche l'utilizzo delle telecamere e un'intensificazione dell'uso dei droni?

«In ogni centro abitato, nelle vie urbane ed extraurbane e lungo i principali canali di comunicazione saremo presenti con tutti gli equipaggi disponibili. Ancor più che negli altri anni, questo sarà per noi un weekend di lavoro: abbiamo impiegato tutte le unità che possiamo, telecamere, elicotteri e droni per un monitoraggio anche dall'alto. Chiunque si muova sarà fermato.

Per il resto la nostra attività prosegue ordinariamente, anche se il calo dei reati registrato negli ultimi tempi, pari a circa il 60% come dato medio, comporta meno frequenti interventi "ordinari" per il contrasto ai reati predatori. La guardia resta alta anche per la pianificazione a lungo raggio del post emergenza, tenuto conto che l'analisi criminale porta a ritenere già attuale ed in possibile espansione il pericolo di infiltrazioni del crimine organizzato nella filiera di approvvigionamento».




Nella città metropolitana di Bari e nella provincia di Barletta, Andria e Trani quali potrebbero essere i punti critici?

«Le aree boschive sulla Murgia con i paesi che la circondano, la zona di Castel del Monte e la zona costiera del sud barese, per citarne solo alcune, sono certamente le mete più oggetto di attenzione in quanto, per tradizione, luoghi di festeggiamento per le festività pasquali. I controlli però, ci tengo a ribadirlo, saranno capillari ovunque».

Quelli che avete sono dati che vi preoccupano? Quante sono le persone che, ancora oggi, violano quotidianamente le regole?

«Dall'inizio del lockdown i cittadini di queste province si sono, per la grande maggioranza, uniformati alle disposizioni, anche se non è mancato chi ha cercato di violarle. Il ricorso alle sanzioni amministrative di tipo pecuniario, che hanno sostituito le sanzioni penali di natura contravvenzionale previste all'inizio dell'emergenza, ha certamente agevolato il nostro compito. Abbiamo, sino ad oggi, agito con rigore ma anche con umanità. Da oggi, necessariamente, dovrà prevalere il rigore».



Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza schiereranno più uomini in strada. Quanti uomini saranno impiegati nella città metropolitana di Bari e nella provincia di Barletta, Andria e Trani?

«Il numero resta variabile sia in relazione ai turni che in rapporto ai diversi giorni delle festività. Certamente lo sforzo maggiore si concentrerà nella giornata di lunedì, sin dall'alba».

Natale con i tuoi e Pasqua pure, ai tempi del Coronavirus. La richiesta è quella di rimanere in casa, quale è invece l'appello del questore Bisogno?

«Il mio appello non può che essere quello di rispettare le regole e di restare a casa. Sono cosciente che si tratta di momenti difficili ma tenere alta la guardia è una forma di tutela per tutti, oltre che di rispetto per chi, con sacrificio e senso del dovere, continua a lavorare, per chi è malato, per chi ha pagato con la vita il più duro tributo a questa pandemia. È questo l'unico modo per uscire dalla emergenza».



Da 168 anni al servizio del Paese. La priorità resta sempre la domanda di sicurezza dei cittadini?

«Garantire sicurezza ai cittadini è sempre stata e resta la nostra priorità assoluta. Questa di oggi, come quelle pasquali, sarà una giornata di lavoro. Più che di una Festa della Polizia, quest'anno vogliamo parlare di una commemorazione, del dovere di ricordare chi ha dato la vita per il bene comune nel passato e di chi si sta sacrificando e si è sacrificato in questo ultimo, doloroso, periodo».

Che Festa della Polizia è stata per Lei?

«È stata l'occasione per ringraziare i miei uomini e le mie donne, del cui lavoro sono orgoglioso, e per condividere con i colleghi delle altre Province e con il Capo della Polizia, che oggi (ieri, ndr) ci ha salutato in videoconferenza, queste celebrazioni sobrie ma sentite. Oggi (ieri, ndr) ho deposto una corona in memoria dei caduti presso il Centro Polifunzionale della Polizia di Stato al quartiere San Paolo, insieme al Prefetto di Bari che ringrazio per il sostegno e la vicinanza che non ci fa mai mancare.

Ho poi incontrato don Francesco Preite dell'Oratorio Salesiano del SS. Redentore, per offrire alcuni coniglietti di cioccolato da distribuire ai piccoli del quartiere libertà e, per suo tramite, il nostro augurio di una Pasqua il più possibile serena.

Sempre oggi (ieri, ndr), in serata, alcune Volanti insieme al Reparto Prevenzione Crimine sono davanti al Policlinico di Bari, per osservare un minuto di silenzio in ricordo delle tante vittime che questo virus ha fatto sino ad oggi tra le fila dei sanitari, tra le forze dell'ordine e nell'intera società civile. Un altro momento di riflessione e di vicinanza, perché solo il ricordo e la condivisione possono consentire di costruire scenari nuovi per il futuro».
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