Zona industriale, ancora molte ombre

Il punto dell'assessore Sciannimanico

sabato 21 aprile 2018 8.56
ZONA INDUSTRIALE BARI-MODUGNO TRA LUCI ED OMBRE. Se n'e' discusso nell'assemblea del Movimento Italia Giusta secondo la Costituzione presso il Palazzo della Cultura. Sono intervenuti l'ingegner Massimiliano Di Febo, imprenditore in zona Asi, e l'ingegner Danilo Sciannimanico, assessore alle attività produttive a Modugno.
"Modugno - ha detto Di Febo - era un paese a economia prevalentemente rurale dove l'arrivo dei grandi insediamenti industriali e l'istituzione dell'Asi ha comportato grandi trasformazioni del territorio, delle abitudini e dello stile di vita dei cittadini. La zona Asi rappresenta sicuramente un fattore di sviluppo ma presenta una serie di problematiche e distorsioni per le quali vedo un grande sforzo dell'amministrazione modugnese nella direzione della ricerca di rimedi e soluzioni. Dal punto di vista dell'occupazione il settore predominante è la metalmeccanica e l'automotive in cui circa il 40% dell'occupazione in Z.I. è assorbito da meno di 10 di grandi imprese. Mentre c'è un elevato numero di microimprese con un basso numero di addetti. Chiedersi qual è lo stato di salute della Z.I. significa chiedersi come va il suo settore preponderante. Per questa ragione vedo possibili situazioni di sofferenza dovute al fatto che importanti case automobilistiche stanno passando all'elettrico e questo comporta che le aziende della Z.I. legate al settore, quello appunto dell'automotive, vivono oggi un momento di grande incertezza".

"La Zona Industriale - ha detto Sciannimanico - è croce e delizia per la città di Modugno. Essa è governata dal Consorzio Asi che nasce nel 1968 probabilmente già col piede sbagliato. La logica vorrebbe che, visto che il 70% della Z.I. insiste in territorio di Modugno, la città di Modugno incida per il 70% nella governance della Z.I. Il Comune di Modugno invece pesa in assemblea dei soci 2 quote su 20, cioè un decimo. Lo stesso CdA dei soci ha visto per anni l'esclusione della rappresentanza del Comune di Modugno e per noi di Modugno è oggi grande motivo di orgoglio essere riusciti a ottenere il rientro nel CdA con una figura di assoluta garanzia e trasparenza come quella del Sindaco Magrone. Oggi abbiamo quindi l'opportunità, e lo stiamo facendo in maniera incisiva, di far sentire la nostra voce e far valere le nostre idee su come può tornare a crescere la Z.I. nel rispetto dell'interesse della comunità e del nostro territorio. Un esempio su tutti: abbiamo impedito che il Consorzio Asi cambiasse una norma del proprio Piano Regolatore in modo da trasformare buona parte della Z.I. Modugnese in un gigantesco centro commerciale a cielo aperto. Questo sarebbe stato un colpo pesantissimo al piccolo commercio. Noi, con la nostra rappresentanza modugnese nel CdA, abbiamo sventato questo tentativo e abbiamo difeso il piccolo commercio modugnese."