Voti comprati dai Parisi a Modugno, l'ex assessore Lopez fa scena muta
L'uomo, difeso dall'avvocato Di Giusto, si è avvalso della facoltà di non rispondere durante l'interrogatorio di garanzia
venerdì 7 novembre 2025
22.33
Si sono avvalsi tutti della facoltà di non rispondere i primi cinque destinatari dell'ordinanza eseguita nell'inchiesta sul voto di scambio politico-mafioso. Davanti al giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Bari, Giuseppe Montemurro, Antonio Lopez, oramai ex assessore, si è avvalso della facoltà di non rispondere.
L'imprenditore, difeso dall'avvocato Christian Di Giusto, s'è detto pronto ad illustrare le contestazioni del pubblico ministero antimafia Fabio Buquicchio in futuro. L'ex candidato di Forza Italia alle prossime regionali è accusato di voto di scambio politico-mafioso per aver accettato la promessa da Cristian Stragapede, di 35 anni, ritenuto vicino al gruppo mafioso Parisi, di procurare voti per le amministrative di Modugno del 2020 in cambio di di 25 euro a preferenza e ad altre utilità.
L'accusa contesta a Lopez di aver agito come intermediario per conto di Nicola Bonasia (indagato), poi eletto sindaco. L'ex assessore avrebbe «fatto da tramite» per procacciare voti al candidato sindaco, in cambio della promessa di garantire l'assunzione ad un affiliato ai Parisi, Stragapede: il 35enne era stato sistemato in una società appaltatrice del Comune, che non poteva più assumerlo per una condanna. Anche lui, difeso dall'avvocato Nicola Quaranta, ha preferito non parlare.
Nell'indagine sono stati arrestati altri quattro indagati: Felice Giuliani, di 59 anni, Vincenzo Costantino, di 53 anni, Raffaele Strafile, di 52 anni, e Eugenio Damiano Giuliani, di 34 anni. Nelle prossime ore saranno interrogati anche gli altri due indagati finiti in carcere: Luca Di Bari, di 37 anni, e Giuseppe Fattorusso, di 66 anni.
L'imprenditore, difeso dall'avvocato Christian Di Giusto, s'è detto pronto ad illustrare le contestazioni del pubblico ministero antimafia Fabio Buquicchio in futuro. L'ex candidato di Forza Italia alle prossime regionali è accusato di voto di scambio politico-mafioso per aver accettato la promessa da Cristian Stragapede, di 35 anni, ritenuto vicino al gruppo mafioso Parisi, di procurare voti per le amministrative di Modugno del 2020 in cambio di di 25 euro a preferenza e ad altre utilità.
L'accusa contesta a Lopez di aver agito come intermediario per conto di Nicola Bonasia (indagato), poi eletto sindaco. L'ex assessore avrebbe «fatto da tramite» per procacciare voti al candidato sindaco, in cambio della promessa di garantire l'assunzione ad un affiliato ai Parisi, Stragapede: il 35enne era stato sistemato in una società appaltatrice del Comune, che non poteva più assumerlo per una condanna. Anche lui, difeso dall'avvocato Nicola Quaranta, ha preferito non parlare.
Nell'indagine sono stati arrestati altri quattro indagati: Felice Giuliani, di 59 anni, Vincenzo Costantino, di 53 anni, Raffaele Strafile, di 52 anni, e Eugenio Damiano Giuliani, di 34 anni. Nelle prossime ore saranno interrogati anche gli altri due indagati finiti in carcere: Luca Di Bari, di 37 anni, e Giuseppe Fattorusso, di 66 anni.