Un palazzo al posto di una villetta? Il Tar dà ragione all'amministrazione Magrone

Nella zona a ridosso del centro storico

venerdì 28 giugno 2019 14.55

Il Tar ha respinto un ricorso contro il Comune di Modugno, presentato per ottenere l'annullamento del provvedimento col quale l'amministrazione comunale ha negato un permesso di costruire in zona B, area a ridosso del centro storico già fortemente segnata dall'affolamento edilizio che ha deturpato il paese.
Il Tar Puglia ha rigettato il ricorso per infondatezza e improcedibilità, con condanna alle spese di giudizio in favore del Comune, dichiarando in questo modo la legittimità, la logicità e la correttezza delle scelte urbanistiche approvate nel 2017 dal Consiglio Comunale di Modugno con la maggioranza che sostiene l'Amministrazione Sulla pagina fb del sindaco si legge: "Nel 2017, infatti, Sindaco, Giunta e consiglieri di maggioranza hanno definitivamente portato a legalità e trasparenza il Piano Regolatore Comunale, con una riscrittura complessiva delle Norme Tecniche di Attuazione, dopo aver scoperto che per 15 anni, dal 1999 al 2014, in città si era costruito secondo norme illegittime. L'amministrazione modugnese in carica è, in pratica, riuscita dimostrare come per tanti anni, proprio grazie all'applicazione di quelle norme illegittime, la città di Modugno aveva dovuto subire scempi, arbitri, edificazione selvaggia, consumo di suolo e devastazione del territorio".
"La parte ricorrente – ha spiegato il Giudice Amministrativo a proposito delle motivazioni addotte dai ricorrenti - tenta inammisibilmente di sostituire le proprie valutazioni di merito alle scelte operate dall'Amministrazione comunale in sede di variante al piano generale".
"Nel caso particolare – sottolinea l'assessore Benedetto– i ricorrenti avrebbero voluto procedere a un intervento edilizio che prevedeva la demolizione di una graziosa villetta degli anni '70, dotata di spazi a verde e parcheggio, per poi costruire al suo posto una maxi-palazzina che avrebbe ancor più soffocato di cemento l'area. Essi però non sono riusciti a dimostrare alcuna violazione dell'amministrazione e alcun danno nei loro confronti. Anzi, pare di capire che il giudice abbia ben inteso quali fossero le vere ragioni del ricorso, cioè quelle di sostenere la mera speculazione edilizia nel territorio di Modugno. Una speculazione che avvantaggia pochissimi a discapito della stragrande maggioranza dei cittadini modugnesi."