Rapina in tabaccheria e supermercato, arrestati quattro giovani di Modugno

Sono accusati di aver rubato circa mille euro in un negozio in città e di un assalto il 10 gennaio scorso a Palese

lunedì 10 febbraio 2020 10.41
Sono stati individuati e sottoposti a fermo quattro giovani accusati di concorso in rapina ai danni di esercizi commerciali, con l'aggravante dell'uso delle armi, si tratta di: S.M. 20enne, S.G. 18enne, M.G. e D.N.G. entrambi 19enni.

La sera del 31 gennaio, a Modugno in via Palese, due sconosciuti travisati con caschi, guanti ed uno di loro armato di pistola, consumavano una rapina ai danni di una tabaccheria, asportando poco meno di mille euro. I due rapinatori giungevano sul luogo a bordo di uno scooter nero, con la targa coperta da una busta in plastica e, dopo l'azione delittuosa, fuggivano verso il quartiere di Bari San Paolo. Le immediate indagini avviate dai carabinieri della compagnia di Modugno, supportate dall'acquisizione dei sistemi di videosorveglianza, permettevano di concentrare le ricerche dei malfattori proprio nella zona Cecilia e San Paolo, ritenendo che i rapinatori potessero provenire dai citati quartieri.

Veniva quindi individuato S.M. e nel corso di una perquisizione i militari della sezione perativa di Modugno, oltre a rintracciare il giovane, rinvenivano i caschi e i capi di abbigliamento indossati la sera della rapina, corrispondenti a quelli ritratti dalle immagini di videosorveglianza. I carabinieri, coordinati dalla Procura della Repubblica di Bari, giungevano poi all'identificazione del complice in D.N.G., il quale, insieme al fratello S.G. ed a M.G., sono risultati gli autori di un'altra rapina commessa la sera del 10 gennaio ai danni di un supermercato di Bari Palese. Le indagini consentivano di recuperare uno degli scooter, utilizzato per le due rapine, parcheggiato nei pressi di un condominio di Bari San Paolo, al cui interno, nel vano sottosella, i miliari rinvenivano la busta utilizzata per coprire la targa.

A carico dei quattro rapinatori, al fine di evitare che gli stessi potessero commettere altre rapine, la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bari emetteva con urgenza un decreto di fermo di indiziato di delitto che veniva subito eseguito dai militari operanti. Il G.I.P., riconoscendo il solido quadro accusatorio, tenuto conto dei validi elementi indiziari raccolti dai carabinieri, delle modalità e della spregiudicatezza dimostrate nel commettere le rapine, frutto di una preordinazione, disponeva per tutti e quattro la misura della custodia cautelare degli arresti domiciliari.