Primo Maggio a Modugno, festa dei lavoratori o del lavoro che non c'é?

Incontro online organizzato dal candidato sindaco Cramarossa su un tema d'attualità specialmente ai tempi del Coronavirus

venerdì 1 maggio 2020 20.49
A cura di La Redazione
Il Primo Maggio 2020 passerà alla storia per essere stato il primo da tempo senza manifestazione, senza musica, senza confronti. L'emergenza Coronavirus ha impedito di poterlo festeggiare come si deve, ma online è comunque andata in onda la festa. Diverse le iniziative, caratterizzate da musica, arte e anche discussioni, come quella organizzata dall'amministrazione comunale. Sul tema del lavoro si è svolta nel pomeriggio una videoconferenza, organizzata dal candidato sindaco Fabrizio Cramarossa, che ha visto come ospiti Andrea Leccese, esperto di mafie, Antonella Morga, delegata CGIL Puglia alla legalità, Alessandra Ricupero, referente per Bari dell'associazione Libera, Lella Ruccia, vicepresidente della commissione Pari Opportunità della Regione Puglia.

Durante l'incontro diversi i temi caldi affrontati, ma tema portante è stato come le mafie possono approfittare della attuale situazione. La crisi attuale delle imprese, dopo due mesi di stop, può farle soccombere e come sottolinea Andrea Leccese: «L'impresa pugliese corre il rischio che corrono le aziende in tutta Italia. C'è una diretta correlazione tra la crisi delle imprese e l'espansione del fenomeno mafioso, fondamentale alzare il livello di guardia».

«Il welfare criminale dell'usura si insinua nelle situazioni di debolezza e delle diseguaglianze», aggiunge Alessandra Ricupero di Libera. «Fondamentale che il sostegno alle imprese promesso dal Governo sia reale, in quanto usura e corruzione non sono andate in lockdown - prosegue - molti sono gli aspetti di cronaca che ci ricordano che le mafie sono molto attive (a Bari e provincia molto attuale il tema dell'usura, mentre a Foggia domina il racket)».

Tra gli altri argomenti trattati le crisi ancora in corso come ex Om, Mercatone e Auchan (ricordiamo che l'ipermercato di Modugno non è ancora passato a Conad e non si hanno certezze per il futuro), oltre alle difficoltà di parrucchieri, estetisti, bar, pizzerie, abbigliamento, cerimonie, fotografi, oggettistica, ludoteche, ecc. che sono tutti ancora fermi. E che nella fase 2 avranno bisogno di supporto per non soccombere e cadere nella rete delle mafie, rischio concreto tanto quanto chiudere o fallire.