Palazzo Santa Croce, il look che piace

Dopo il restauro la presentazione sabato

martedì 13 novembre 2018 18.27
Lavori di restauro, di valorizzazione e fruizione dell'ex Monastero di Santa Maria della Croce da adibire a polo culturale. Tutti gli interventi voluti, avviati e completati dall'Amministrazione Magrone per il recupero e la riqualificazione del Palazzo Comunale, saranno presentati ufficialmente sabato 17 novembre nel chiostro dell'ex monastero di Santa Maria della Croce in Piazza del Popolo n. 16, dove dalle ore 10.30 avrà luogo una cerimonia di inaugurazione organizzata dal Comune di Modugno. Vi interverranno il Sindaco Nicola Magrone, l'Assessore ai Beni Culturali William Formicola, il Soprintendente per l'Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Bari, dott. Luigi La Rocca. A seguire, l'architetto Michele Petruzzelli (Direttore dei Lavori) e il dott. Francesco Carofiglio (Direttore del Consorzio Idria) illustreranno nel dettaglio gli interventi di recupero realizzati e il progetto del "Polo Culturale" con allestimento, all'interno del Palazzo, dell'Infopoint e del Portale della Cultura Città di Modugno. Verrà inoltre presentato il progetto di completamento della parte ancora interessata dai lavori dove sono venuti alla luce dei ritrovamenti di natura archeologica, che resteranno a vista grazie a soluzioni tecniche che consentiranno l'utilizzo dell'ambiente (destinato a sala multimediale/conferenze), mantenendo la visibilità delle emergenze archeologiche e la possibilità di ispezione dei vani ipogei rinvenuti. Durante l'evento di inaugurazione, spazio alle performances musicali della violinista Grazia Castagna. I lavori di Palazzo Santa Croce sono stati condotti dall'Amministrazione Comunale dopo aver ottenuto per il relativo progetto un finanziamento pari a 785.000 euro dai fondi regionali stanziati per "Interventi di recupero, di restauro e valorizzazione dei beni architettonici ed artistici" (Fondo di Sviluppo e Coesione 2007/2013), ed un ulteriore impegno economico di circa 170.000 euro stanziato direttamente dall'Amministrazione Comunale. L'interno del Palazzo Comunale è stato interamente interessato dal progetto di riqualificazione con attività di restauro compiute sul doppio ordine colonnato che si apre sul chiostro con elementi architettonici di pregio: pilastri imponenti con capitelli dorici, corridoi dalle volte a vela, colonnine con capitelli a foglie sul parapetto del primo piano e molti altri particolari di rilievo. Interventi di revisione generale sono stati compiuti sui paramenti murari, sulle colonne, sugli elementi lepidei (basi, capitelli, etc.). Completamente rifatti gli intonaci e la pavimentazione del secondo piano, mentre a piano terra è stata realizzata la nuova pavimentazione del chiostro e dei camminamenti laterali con lastre di pietra tenera. Gli interventi si sono quindi conclusi con la ripulitura e la patinatura delle superfici in pietra calcarea. Ambienti interni annessi al chiostro sono inoltre stati recuperati alla fruizione pubblica. Nuova l'illuminazione interna, con faretti e un proiettore da incasso a terra, per la valorizzazione estetica notturna del nuovo chiostro riqualificato. Per una precisa scelta dell'Amministrazione Comunale, è stato riportato alla luce anche il vano incassato che una volta accoglieva la cosiddetta "ruota degli esposti" (bussola girevole di legno di forma cilindrica) dove un tempo venivano riposti i neonati abbandonati, nonché la finestra con la grata in ferro del parlatorio, che si presentavano entrambi murati da tempo immemorabile. Un aspetto rilevante delle attività di restauro è peraltro emerso in corso d'opera. Durante i lavori di rimozione della pavimentazione e degli strati di sottofondo nei locali nell'area dell'edificio che fino a due anni fa ospitava gli uffici elettorali del Comune, infatti, sono stati scoperti importanti ritrovamenti archeologici: strutture ipogee con tanto di pavimentazioni basolate e camminamenti, canali di scolo delle acque, una cisterna e una scala a chiocciola che conduce in profondità rispetto al suolo, aree di stazionamento per animali, reperti in rame e bronzo. Le prime valutazioni inducono a datare le scoperte all'epoca rinascimentale e probabilmente anche a periodi precedenti. Per questa ragione, sabato 17 novembre, saranno presentate le scelte che l'amministrazione comunale ha compiuto in merito alle modalità di conservazione dei ritrovamenti: sarà mantenuta la loro integrità e verranno lasciati a vista con idonei sistemi protettivi compatibili con l'ultima fase del progetto di recupero che prevede per i locali interessati dai ritrovamenti la realizzazione di una sala per convegni, meeting ed eventi e una sala didattica completa di postazioni multimediali e dotazioni tecnologiche per proiezioni e diffusione sonora.
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