Newo, l'Asi non conceda il suolo

Il sindaco Magrone al cda

giovedì 10 maggio 2018 18.34

"Non bisogna procedere con la firma del contratto di cessione del suolo sul quale la Newo SpA vorrebbe costruire l'inceneritore." Lo ha detto Nicola Magrone rivolto a tutti i membri del Consiglio di Amministrazione del Consorzio Asi (Area di Sviluppo Industriale) affrontando il punto "Istanza di acquisizione da parte della NEWO SpA dell'area assegnata con delibera di CdA del Consorzio n. 20 del 15.01.2016. Determinazioni", più volte messo in discussione nelle riunioni del CdA convocate dal Presidente dell'Asi nel corso degli ultimi due mesi.
Magrone, membro del CdA dell'Asi, ha fermato così, fino ad ora, la cessione del suolo dall'Asi alla Newo. Lo ha fatto sia nel corso delle riunioni del CdA che con note scritte a firma congiunta dell'assessore alle attività produttive Danilo Sciannimanico, facendo ripetutamente rilevare come sia inopportuno per il Consorzio Asi procedere alla stipula del contratto definitivo di assegnazione del suolo alla Newo SpA. Su quel suolo, ricadente in territorio di Bari al confine con Modugno, la Newo vorrebbe costruire un impianto di coincenerimento di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi secondo un progetto che ha ottenuto dalla Regione Puglia l'Autorizzazione Integrata Ambientale e un finanziamento di circa 20 milioni di euro.
"Ci sono i ricorsi al Tar di ben otto Comuni – ha sottolineato Magrone davanti ai membri del CdA e ai soci del Consorzio -, ad iniziare dal Comune di Modugno, passando per gli altri sei comuni dell'Aro Ba2 e dello stesso Aro Ba2 come ente sovraordinato, nonché il ricorso del Comune di Bari, che chiedono l'annullamento dell'autorizzazione regionale per impedire la costruzione dell'inceneritore Newo. Pertanto l'Asi non deve firmare quel contratto di cessione suola, bisogna aspettare le decisioni del Giudice Amministrativo." Una posizione, quella espressa da Magrone che il CdA lo scorso 9 marzo ha condiviso e fatta propria ribadendo "l'inopportunità di procedere con la firma, stante l'incertezza dell'iter amministrativo".
Tuttavia il punto dell'istanza di acquisizione del suolo da parte della Newo è stato rimesso all'ordine del giorno del CdA dell'Asi convocato per domani, 11 maggio 2018. Magrone e Sciannimanico hanno pertanto nuovamente scritto oggi all'Asi per sottolineare che "il CdA, all'unanimità, si è già espresso sulla vicenda", invitando con ciò lo stesso CdA a rispettare le proprie decisioni che tra l'altro sono state rese immediatamente esecutive con una votazione all'unanimità dei Consiglieri presenti e votanti.
Il suolo in questione, circa 30.000 mq, è stato preassegnato dal Consorzio alla Newo SpA con una delibera del CdA Asi del 15 gennaio 2016, quando Modugno non era rappresentata da nessuno nel CdA, per la realizzazione di un impianto di recupero rifiuti mediante ossicombustione. La Newo ha preso in consegna il suolo dopo aver pagato un acconto di oltre 800.000 euro e successivamente ha avviato presso gli uffici regionali la procedura di AIA. Il progetto Newo è stato autorizzato dalla Regione a fine gennaio 2018. forte dell'autorizzazione ottenuta dalla Regione, lo scorso 30 marzo la Newo ha comunicato al Consorzio Asi la propria disponibilità a concludere il contratto di cessione. Benché vi siano i ricorsi dei sette comuni dell'Aro Ba2, dello stesso Aro Ba2 e del Comune di Bari, se il CdA Asi domani dovesse deliberare la conclusione del contratto, pur con la ferma contrarietà di Magrone, nulla più potrebbe impedire alla Newo di costruire l'inceneritore.