Modugno, far ripartire la cultura partendo da Balsignano

Il settore in crisi forse più di altri ha bisogno di proposte, il candidato sindaco Cramarossa ne ha discusso online con l'assessore Capone e non solo

venerdì 15 maggio 2020 8.22
Eventi teatrali, film, cinema, visite alle mostre e musei. La cultura e il suo indotto di lavoratori dello spettacolo sono in ginocchio come tutti. Si può uscire da questa crisi con una programmazione che guardi con ottimismo e finanche con entusiasmo al futuro? È possibile farlo a Modugno? Ci sono risorse tali da consentire di programmare le attività culturali per dodici mesi all'anno, che non sia estemporanea e improvvisata, che non sprechi risorse, che raccolga il meglio che la Città offre nell'ambito dell'arte e dello spettacolo, che non si chiuda in sé ma diventi capace di aprirsi agli stimoli del mondo?

Cosa c'entra Balsignano con tutto questo? Il sito di Balsignano può diventare il volano del recupero e del rilancio della identità della città, sotto il profilo culturale, della rivisitazione e del recupero delle radici della città, della economia legata alla valorizzazione delle tradizioni e tra queste di quella rurale. Luogo di studio e di ricerca sulla storia medievale, Balsignano è il simbolo della storia millenaria della Città. A questo obiettivo possono concorrere sia la pubblica amministrazione che le realtà economiche locali, in partenariato, con uno strumento di concertazione tra pubblico e privato che abbia come unico scopo il rilancio della città. Ma bisogna avere la capacità di comporre una rete di relazioni utili ed efficaci.

Fabrizio Cramarossa, candidato sindaco, ne ha discusso in una videoconferenza, con Loredana Capone, assessore Regionale all'Industria turistica e culturale, Gestione e valorizzazione dei beni culturali, Silvio Maselli, amministratore e general manager di Fidelio (casa di produzione cinematografica), Roberto Petruzzelli, attore e regista teatrale, Franco Ferrante, attore, Raffaele Macina direttore della rivista NUOVI ORIENTAMENTI.