Pettole e piazza: al via le celebrazioni di Natale

Stasera si accende l'albero in piazza Sedile

venerdì 7 dicembre 2018 17.45
In Puglia, e anche a Modugno, la preparazione del Natale tradizionalmente iniziava il 7 dicembre, il giorno prima dell'Immacolata. Un giorno importante, identificato come vigilia dell'Immacolata e paragonato alla vigilia di Natale. Il giorno della vigilia dell'Immacolata era una sorta di prova generale della feste natalizie, non solo perché si iniziavano i grandi preparativi di allestimento nelle chiese e nelle case, ma soprattutto perché le massaie iniziavano a cimentarsi nelle prelibatezze che avrebbero reso ancora più dolce il Natale a tavola. Oggi sembra che questa tradizione si sia un po' persa, ma in alcune famiglie rimane un momento importante . La vigilia dell'Immacolata era caratterizzata dal digiuno che durava tutto il giorno e poi si chiudeva con l'unico pasto della giornata nel tardo pomeriggio. Il digiuno era l'atto conclusivo della novena che si faceva per la Madonna, iniziando il 29 novembre. Ogni mattina presto, quasi all'alba, ci si recava alla prima celebrazione giornaliera per assistere al rito religioso e fare buoni propositi. Questo iter religioso per essere completo doveva concludersi con una giornata di digiuno: il 7 appunto. Quando giungevano le ore vespertine le massaie iniziavano ad attivarsi con solerzia e abilità fra i fornelli per preparare quelle leccornie che avrebbero compensato lo spirito ma anche i palati. Il menù variava da paese a paese, ma quello che doveva necessariamente esserci era il baccalà, fritto con pastella o al sugo e chi poteva si concedeva il capitone. La pasta del primo doveva essere rigororsamente fatta in casa con il grano duro e il vino novello doveva essere pronto per essere versato nei bicchieri. E poi dulcis in fundo, calde fumanti, profumate, croccanti, indorate, inzuccherate venivano servite le pettole (frittelle a forma di palla). Queste deliziose frittelle erano il preludio della feste ormai prossime. Il giorno della vigilia era anche il giorno dei grandi preparativi per il presepe e così i ragazzi più grandi andavano in giro per le campagne per recuperare muschio, sassi e pezzetti di legno per creare un piccolo angolo accogliente nel presepe per la venuta del bambinello. Logicamente l'albero di Natale non c'era. Oggi la tradizione in parte è stata stravolta; non si fa più il digiuno, si allestiscono sempre meno presepi e più alberi di Natale. Ma le pettole, quelle buone, fatte dalle nonne, ancora continuano a deliziare piccoli e grandi.
E dopo aver mangiato appuntamento in piazza Sedile per l'accensione dell'albero.