Giacchetti a Modugno, il Pd non è morto ma va completato

I cittadini hanno partecipato all'incontro organizzato dal circolo sociale

martedì 16 ottobre 2018 9.56
Una buona risposta da parte dei cittadini all'incontro con il deputato del Pd Roberto Giacchetti. Durante l'ultimo incontro, avvenuto domenica scorsa al ristorante Panacea, si è parlato di politica e di com'è cambiata. DI Europa e di politica, del Pd e di dove sta andando. "Sento spesso dire che il Pd è morto - commenta il deputato - che deve essere superato, in realtà il pogetto del Pd deve essere completato. Dobbiamo ritornare alle radici, far conoscere la nostra idea politica anche a chi non l'ha mai saputa o compresa. Bisogna sanare il problema del dialogo con i giovani, raggiunge quella fascia di diciottenni e ventenni che, alle volte, non hanno mai sentito parlare di figure come Aldo Moro o le lotte di sinistra". Il deputato spiega anche la sua scelta di fare lo sciopero della fame. "Sembra assurdo compiere quest'atto per chiedere la data di un congresso - spiega - io ritengo questo un motivo vitale, tanto da mettere in gioco la mia persona perché, nel periodo storico in cui viviamo, che ci piaccia o no, il Partito democratico è l'unico baluardo che ci può salvare dal declino. Penso che l'obiettivo vero di chi ci sta governando è quello di portarci fuori dall'Europa, e questo avrebbe ripercussioni devastanti". Per Giacchetti l'Europa non va distrutta ma cambiata e l'unico modo è cambiarla dall'interno e farne parte . Le elezioni europee saranno, quindi, decisive e per questo il Pd dovrebbe arrivarci unito e consolidato. "Se salta il progetto europeo e vince il movimento populista - afferma - si ritornerà ad una Europa senza Europa in cui dominavano conflitti e miseria. Abbiamo subito una sconfitta alle elezioni e abbiamo una classe dirigente di partito impaurita che non ha l'investitura popolare e, quindi, è debole. Ho incontrato persone che già dopo il 4 marzo avevano voglia di ripartire e che vedevano in noi l'alternativa. Quindi cosa aspettiamo a riorganizzarci e rispondere alle esigenze di questi cittadini che non si rivedono nella politica attuale?". Un'analisi lucida che rispecchia anche la situazione locale del partito, dove non è ben chiaro chi lo guidi anche se sembrerebbe che il precedente segretario, il commercialista Cramarossa, abbia fatto un passo indietro a favore di Tania Di Lella, che aveva già guidato il partito. Ma come già detto, nulla di certo.