Elezioni 2020 a Modugno, il Movimento 5 stelle: «Negato accesso agli atti»

I pentastellati attaccano: «Abbiamo evidenziato alcuni punti contraddittori, a seguito di interrogazione parlamentare»

martedì 17 maggio 2022 12.56
Continua la "battaglia" del Movimento 5 stelle cittadino per far luce su presunti aspetti poco chiari delle elezioni 2020 a Modugno. «Negato accesso agli atti elettorali al Movimento 5 stelle durante le elezioni amministrative del 2020 a Modugno - si legge in una nota. Nell'allegato 17 abbiamo fatto il punto della situazione, evidenziando alcuni aspetti contraddittori della vicenda iniziata nel 2020, anche alla luce della risposta ricevuta dagli uffici elettorali, a seguito di interrogazione parlamentare».

I pentastellati modugnesi, allegando tutti gli atti in questione, ricostruiscono la loro versione dei fatti così: «Ricordiamo che l'ufficio Elettorale/Demografico è predisposto al rilascio di atti e documenti utili alla presentazione delle liste elettorali, e se qualcuna delle liste interessate richiedesse di poter visionare i documenti depositati (autorizzazioni sedi elettorali, propaganda sonora, affissioni o moduli vari), avrebbe tutto il diritto di accedervi. Purtroppo l'ufficio elettorale (sotto la piena responsabilità della Dirigente Servizio 2 Demografico, Beatrice Maggio) negò, al Delegato del Movimento 5 Stelle Giuseppe Monaco (di seguito chiamato solo Delegato M5S), l'accesso ai suddetti atti, rispondendo con una prima motivazione (allegato4)(dettaglio4), dichiarando testualmente che "I predetti elenchi con i simboli delle liste risultano agli atti dell'ufficio e non possono essere rilasciati per rispetto della privacy", ma in base alla legge 241/1990 un diniego di accesso agli atti per privacy non è contemplato, al massimo avrebbe potuto essere contemplato un cronoprogramma di procrastinazione con eventuale censura dei dati sensibili, esattamente come invece espletato dalla sottocommissione elettorale SEC».

E ancora: «Inoltre come seconda motivazione (allegato15)(dettaglio15), e nelle successive risposte ufficiali, soprattutto in risposta ad una Interrogazione Parlamentare al Ministero dell'Interno, la Dirigente Maggio aveva praticamente asserito che per salvaguardare l'urgenza di consegna certificati, aggravata dall'esiguo numero di personale, era stata utilizzata una modalità operativa per le vie brevi di sola esibizione dei moduli da parte dei Delegati di Lista, sacrificando quindi particolari formalismi, e soprattutto che nessun documento era stato trattenuto dall'ufficio elettorale».

Il Movimento 5 stelle Modugno continua: «Come fu possibile dichiarare che i documenti ci fossero ma non potessero essere consegnati, e successivamente invece dichiarare che i documenti non ci fossero perché non trattenuti dagli uffici? A parte che documenti che entrano in un Comune dovrebbero essere protocollati (art. 53 comma 5 del DPR 445/2000 TU), ma se i documenti veramente non fossero stati trattenuti dall'ufficio elettorale come dichiarato dalla Dirigente Maggio, qualcuno dovrebbe spiegarci perché il Delegato del M5S fu invece invitato a depositare i documenti con le sottoscrizioni, ed a firmarli "per ricevuta" per attestare il ritiro dei certificati elettorali?».

«In realtà la legge 241/90 dice che, nessuna urgenza, esiguo numero di personale o particolari formalismi nelle procedure elettorali potrebbero mai giustificare il diniego di un accesso agli atti, e non ci risulta che esista una norma che consenta di acquisire i certificati elettorali dei sottoscrittori per sola esibizione, senza far depositare i moduli in copia e firmare "per ricevuta" l'attestazione dell'effettivo ritiro da parte dei Delegati di Lista. Che fine hanno fatto quei documenti catalogati in un raccoglitore e conservati per settimane in un armadio dell'ufficio elettorale, che il Delegato M5S ha visto con i suoi occhi? Qualcuno li ha ritenuti non rilevanti da archiviare, decidendo quindi arbitrariamente di distruggerli? Probabilmente non otterremo più quei documenti, ma era doveroso che tutti sapessero che, un legittimo diritto ci è stato negato con motivazioni non sufficienti, anche da parte degli ultimi due segretari generali, garanti oltretutto della trasparenza amministrativa, ma soprattutto da parte della Dirigente ufficio Elettorale, che tra l'altro ci ha anche invitati ad astenerci dall'inoltrare ulteriori faticose richieste di Accesso agli Atti agli uffici comunali (allegato12)(dettaglio12)».