Da mille a 10 mila euro per le imprese, ecco il bando della Camera di Commercio di Bari

I contributi a fondo perduto destinate alle aziende in difficoltà a causa dell'emergenza Coronavirus, come funziona e chi può accedere

mercoledì 8 luglio 2020 10.53
La Camera di Commercio di Bari ha indetto il bando "Contributi alle Micro Piccole e Medie Imprese (MPMI) della circoscrizione territoriale di competenza della Camera di Commercio I.A.A. di Bari per contrastare le difficoltà finanziarie in considerazione degli effetti dell'emergenza sanitaria da COVID – 19", allo scopo di supportare le imprese in questa fase economica caratterizzata da un'estrema criticità.

Il bando prevede lo stanziamento di 10 milioni di euro da destinare alle MPMI sotto forma di contributi a fondo perduto, concessi ai sensi del recente D.L. 19 maggio 2020 n. 34 recante "Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all'economia, nonché di politiche sociali connesse all'emergenza epidemiologica da COVID-19", che consente anche alle Camere di Commercio di poter realizzare, durante il 2020, specifici interventi volti a contrastare le difficoltà finanziarie. L'entità del contributo è determinata nella misura del 80% del valore della perdita di fatturato considerata raffrontando il fatturato/corrispettivi del periodo Marzo-Aprile 2019 rispetto a quello dello stesso periodo dell'anno 2020, con un minimo erogabile pari a mille euro e un massimo di 10 mila. Per le sole imprese operanti nel settore turistico- alberghiero, di cui ai Codici Ateco 2007 indicati nel Bando, l'importo minimo del contributo erogabile sarà pari a 500 euro e quello massimo di 10 mila.

Le imprese in possesso del rating di legalità usufruiranno di una premialità a seconda del numero di stelle attribuite dall'AGCM. Il bando "a sportello" è rivolto alle imprese micro, piccole e medie (MPMI) aventi sede legale o unità locale operativa nella circoscrizione territoriale di competenza della CCIAA di Bari, iscritte nel Registro delle Imprese, attive ed in regola con il pagamento del diritto annuale. Sono ammissibili tutti i settori economici ad esclusione di:
1. fabbricazione, lavorazione o distribuzione del tabacco;
2. attività che implichino l'utilizzo di animali vivi a fini scientifici e sperimentali;
3. pornografia, gioco d'azzardo, ricerca sulla clonazione umana;
4. attività di puro sviluppo immobiliare;
5. attività di natura puramente finanziaria (p. es. attività di trading di strumenti finanziari).

Sono, altresì, escluse le richieste di contributo provenienti da imprese aventi attività primaria e/o secondaria rientranti nei seguenti codici Ateco:
- farmacie (Ateco 47.73.10);
- parafarmacie (Ateco 47.73.20);
- ipermercati (Ateco 47.11.10);
- supermercati (Ateco 47.11.20);
- discount di alimentari (Ateco 47.11.30);
- minimercati ed altri esercizi non specializzati di alimentari vari (Ateco 47.11.40);
- commercio al dettaglio di prodotti surgelati (Ateco 47.11.50);
- commercio al dettaglio di generi di monopolio - tabaccherie (Ateco 47.26.00)