Covid-19, dalla Puglia una app e un bracciale smart per curare a distanza

Il progetto Telemachus, premiato dall'Agenzia Spaziale Europea, vede coinvolti l’ASL Bari, il Policlinico Riuniti di Foggia e la Clinica “Spallanzani” di Roma

sabato 8 agosto 2020 17.42
Anche la ricerca spaziale contribuirà all'opera di contrasto della diffusione del Covid 19.

L'ESA (Agenzia Spaziale Europea), nei primi mesi del 2020, ha favorito infatti, la diffusione di un apposito bando per promuovere l'utilizzo delle tecnologie spaziali per contrastare il Covid 19, secondo due linee di intervento: sanità ed education. Al bando hanno partecipato circa 150 gruppi consorziati di tutta Europa. Tra i vincitori è risultato il progetto di telemedicina, "Telemachus" (Telemedicine Monitoring and Collaborative Hub-and-Spoke System). Il progetto è stato proposto da un consorzio italiano composto da sei aziende innovative e dal Politecnico di Bari. Cinque di queste sono pugliesi, una è molisana: "Aulab" di Bari (programmazione); "Nextome" di Conversano (tracciamento indoor); "Sensor ID" di Campobasso (sensoristica); "BionIT Labs" di Lecce (dispositivi medicali, tecnologie informatiche); "Sanilab Plus" di Bari (telemedicina/teleconsulto). Alla guida del consorzio, sul piano amministrativo-gestionale, figura "g-nous", società barese di consulenza strategica, attiva nel settore della space economy.

Spetterà invece, al Politecnico di Bari, coordinare il progetto sul piano scientifico. In particolare le attività di: preparazione e dimensionamento statistico del progetto pilota; supporto alle attività di user validation delle tecnologie software; supporto alla definizione degli algoritmi di decision making; supporto all'esecuzione e validazione del progetto pilota.

Il progetto TELEMACHUS, co-finanziato dall'ESA, in collaborazione con l'ASI (Agenzia Spaziale Italiana) e il Ministero dell'Innovazione e della Digitalizzazione, del valore di circa 700 mila euro, si propone di sviluppare un braccialetto smart e un'app per curare i pazienti a distanza nonché di monitorare la diffusione del COVID 19 fra medici e operatori sanitari. Telemachus sfrutterà la tecnologia spaziale GNSS (quella del GPS e Galileo) per monitorare in maniera anonima la posizione dei pazienti, che potranno essere così localizzati per permettere alle autorità sanitarie di intervenire qualora i parametri vitali diventassero critici. Inoltre, la stessa tecnologia permetterà di incrociare i dati ambientali per studiare eventuali correlazioni con la diffusione del virus. Il sistema consentirà il tracciamento dei contatti all'interno di strutture ospedaliere, per aiutare a proteggere i medici negli ospedali e isolare i casi di infezione all'interno di luoghi chiusi.

Per la sperimentazione sono stati coinvolti: ASL Bari, Policlinico Riuniti di Foggia, Istituto "Spallanzani" di Roma. Il progetto verrà sperimentato all'interno di due contesti differenti: il primo corrispondente all'area di competenza della ASL Bari, su un campione selezionato da esperti epidemiologi; il secondo all'interno del reparto di pneumologia del Policlinico Riuniti di Foggia, diretto dalla Prof.ssa Maria Pia Foschino Barbaro. I dati raccolti verranno analizzati poi dallo Spallanzani che potrà svolgere un'analisi epidemiologica sul comportamento e la diffusione del virus.

Il progetto "Telemachus" ha già avviato la fase esecutiva per la realizzazione del braccialetto smart e relativa app. Tale fase avrà una durata di studio di 4-5 mesi. Seguirà per i 6 mesi successivi la fase sperimentale nel campo medicale.