Conad in Puglia: «Disposti a cedere aree gratis se chi subentra prende i dipendenti»

In Commissione Attività Produttive alla Camera il segretario Imolese ha fatto il punto della situazione, nessun licenziamento nel 2020 ma 3 mila esuberi

venerdì 21 febbraio 2020 16.48
La formula degli ipermercati ha fatto il suo tempo, per questo Conad in Puglia e in tutta Italia sta procedendo al ridimensionamento dei negozi acquisiti da Auchan trasformandoli in Spazio Conad. A dirlo il segretario generale dell'azienda Sergio Imolese, in audizione mercoledì scorso in Commissione Attività Produttive alla Camera. Durante la seduta in cui ha esposto il progetto, ha sottolineato anche che nessun licenziamento verrà fatto nel 2020, ma che comunque permangono circa 3 mila esuberi su cui si dovrà lavorare.

«A dicembre c''erano circa 16.200 dipendenti - spiega Imolese - e avevamo ipotizzato circa 6 mila esuberi, di questi ne abbiamo già sistemati 3 mila in quattro mesi. Per i restanti 3 mila abbiamo il 2020 per ridurli progressivamente e nel numero massimo possibile. Le operazioni da fare sono mobilità incentivata, prepensionamento, cassa integrazione come sostegno al reddito, imprenditorialità».

Per quanto riguarda l'eventuale ricollocazione degli esuberi presso le aziende che subentreranno nelle porzioni dei negozi liberate da Conad, sottolinea: «Ci stiamo rivolgendo agli altri operatori a cui abbiamo venduto alcuni punti vendita e anche agli operatori commerciali ai quali daremo le porzioni di negozi, come accaduto già daremo tali aree anche gratis a patto che chi subentra assuma il personale».

«L'azienda deve assicurare il futuro dei lavoratori - commenta la deputata pentastellata Francesca Anna Ruggiero - con l'obiettivo di azzerare i 3 mila esuberi a livello nazionale, visto che le altre 3 mila persone su un totale di 6 mila sono state collocate. Chiediamo la massima collaborazione anche delle istituzioni locali, in primo luogo della Regione Puglia, per tutelare il futuro dei dipendenti dei centri pugliesi di Casamassima, Modugno, Mesagne e Taranto».