Cattivi odori a Modugno, guerra politica tra il PD e Mino Magrone

Casus belli un post del fratello del sindaco che attacca il oartito ed Emiliano sulla questione Tersan

mercoledì 14 agosto 2019 0.10
A cura di La Redazione
Botta e risposta via social tra il PD di Modugno e Mino Magrone, fratello del sindaco e facente capo al movimento Italia Giusta Secondo la Costituzione. A scatenare la diatriba la questione cattivi odori che da giorni interessa non solo la zona industriale di Modugno e il quartiere Cecilia, ma ha travalicato in confini giungendo a Bari, e finendo sul tavolo del sindavo metropolitano Decaro.

Magrone in un posto pubblico su Facebook attacca il PD di Modugno e la Regione Puglia, nello specifico il governatore Emiliano, rei di non essersi mossi pur avendone competenza a causa di un: Vincolo di riconoscenza che il presidente Emiliano e il PD di Modugno sono tenuti a mantenere fermo nei confronti di Tersan Puglia e il suo condottiero Silvestro Delle Foglie». Quest'ultimo è definito da Magrone: «Finanziatore del PD, e "grande elettore" di quel partito che ha votato per Emiliano alle primarie di Modugno (accolto con entusiasmo al seggio elettorale dall'allora segretario cittadino del Pd )».

La risposta del PD non si è fatta attendere ed è giunta anch'essa tramite Facebook: «La sciatteria istituzionale del signor Mino Magrone, fratello del sindaco, che a caccia disperata di recupero di consensi, nella calura ferragostana, ci insulta e ci diffama sulla questione delle puzze a Modugno, merita lo stesso oblio della amministrazione del nulla di cui è fanatico sostenitore. Stia pur certo Mino Magrone, che combatteremo le puzze alla pari della sciatteria degli insipidi e inetti e ipocriti amministratori "uscenti". E comunque, in relazione alle affermazioni deliranti, volgari e diffamatorie del succitato sig. Mino Magrone, fratello del sindaco di Modugno ed esponente del movimento Italia Giusta secondo la Costituzione, e del suo post pubblicato in data odierna sulla propria bacheca e visibile a chiunque, comunichiamo che valuteremo la possibilità di procedere nei suoi confronti nelle sedi opportune al fine difendere il Circolo del PD modugnese dalle diffamazioni di chicchessia».