Catalano al Consiglio: 'per l'opinione pubblica sono colpevole'

Cramarossa (PD) parla per tutta la minoranza: 'inopportuno non dimettersi'

giovedì 11 ottobre 2018 23.21
"I processi si fanno in tribunale, io sono stato sottoposto ad un processo mediatico". Il consigliere Francesco Catalano ha così dichiarato il suo rientro in Consiglio Comunale, dopo le indagini della Procura e l'arresto (il consigliere è sottoposto all'obbiettivo di dimora dalle 23 alle 8). Si dice emozionato nel ricoprire il posto occupato prima che il ciclone delle accuse lo investisse e desideroso di rimettersi nuovamente al servizio della comunità. "Fermo restando che attenderò con fiducia l'esito del processo a cui sono sottoposto – afferma il Consigliere - sono molto amareggiato perché, per l'opinione pubblica, sono senz'altro colpevole. Tutto ciò è riconducibile al trattamento che mi hanno riservato i mezzi di comunicazione che mi hanno dipinto come se fossi già stato giudicato i Cassazione. I processi si fanno nei tribunali, non sui giornali o in televisione. L'unica verità deve essere quella processuale e io sono qui ancora una volta a dare il mio contributo così come lo davo prima di finire nell'occhio del ciclone". Ribadisce il ruolo che la politica ha avuto nella sua vita e di aver sempre operato nell'interesse della collettività sia da comune cittadino che nella veste di Consigliere. "Dopo una lunga riflessione non ho potuto cedere a chi mi chiede di mettermi da parte per non motivate ragioni di opportunità – spiega - Lo faccio anche per tutte le numerose attestazioni di stima di chi mi ha appoggiato e mi esorta ad andare avanti. Per evitare qualsiasi attrito ho deciso di passare al gruppo misto per mantenere intatta la mia indipendenza. Il mio interesse è quello di essere al servizio dei cittadini e spero di farlo privo di infondati pregiudizi". Il consigliere di minoranza Fabrizio Cramarossa si è fatto portavoce della minoranza e si è detto d'accordo con il sindaco Magrone, ma non su tutto. "Le dimissioni da questo Consiglio, contrariamente da quanto detto dal Sindaco, non sono inedite – è l'opinione di Cramarossa - Ti possiamo dire, caro Francesco, che il tuo rientro è semplicemente inopportuno per una serie di chiare ragioni. Te lo diciamo non in punta di diritto o garantismo di carta pesta. Non ti diciamo nei tuoi panni faremmo altro, te lo diciamo perché noi, nei tuoi panni, abbiamo fatto altro. Alcune delle persone sedute da questa parte, in una situazione sicuramente diversa, su due piedi, dopo aver messo al sicuro il bilancio della città, hanno deciso di dare le dimissioni e questo anche chi non era stato neanche raggiunto da un avviso di garanzia. E lo fecero per due ragioni. La prima per garantire all'istituzione la propria onorabilità, la seconda per consentire a chi era stato raggiunto da avvisi di difendersi per evitare che la carica pubblica diventi una sorta di variabile esterna del procedimento. Non abbiamo partecipato in alcun modo al circo mediatico, o a messaggi subliminali e non che ti invitavano a metterti da parte. Per la prima volta ci esprimiamo e ti diciamo che il tuo ritorno è semplicemente inopportuno".