Carabinieri
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Cronaca

Prostituzione allo stadio San Nicola, Magrone: 'Accuse gravissime'

Coinvolto.un consigliere di maggioranza

"Le accuse rivolte a Catalano sono gravissime ma non riguardano la sua funzione di Consigliere Comunale. Auspichiamo comunque, ricordando il principio della presunzione di innocenza, che sia accertata presto la verità." Lo afferma il Sindaco di Modugno Nicola Magrone in relazione agli avvenimenti giudiziari che vedono coinvolto il consigliere comunale Francesco Catalano.
Riepiloghiamo la vicenda. Questa mattina è stata emanata una Ordinanza di Custodia Cautelare in Carcere, emessa dal Tribunale di Bari, nei confronti di Francesco Catalano, 45enne ristoratore di Modugno, incensurato e rappresentante del Consiglio comunale di Modugno. I Carabinieri della Compagnia di Bari San Paolo, hanno dato esecuzione all'ordinanza conseguenza delle indagini condotte dai militari dell'Arma e coordinate dal Sost. Proc. Dott. Marcello Quercia, che avevano preso le mosse agli inizi del Marzo scorso, con la finalità di contrastare il mercato della prostituzione minorile che si consumava nelle zone limitrofe allo stadio San Nicola di Bari.
La presenza di Francesco Catalano sarebbe stata documentata nel marzo scorso nei pressi dello stadio San Nicola, nelle vicinanze di due giovani in atteggiamenti equivoci. Nella circostanza, lo stesso, sarebbe stato peraltro anche parzialmente filmato ed è apparso in un servizio giornalistico, poi andato in onda, in una nota trasmissione. L'arrestato, su disposizione dell'A.G., è stato tradotto presso la casa circondariale di Bari ed è in attesa di essere ascoltato.
L'operazione di oggi pertanto, costituisce un ulteriore importante risultato, ottenuto nell'ambito di una più ampia azione investigativa di contrasto al fenomeno, che ha portato ad esaminare a fondo l'ambiente dei frequentatori più o meno abituali del mercato del sesso a pagamento, realizzato ai danni di minori sia stranieri che italiani, spesso provenienti dalle fasce più deboli o disagiate della società. Gli accertamenti successivi, svolti tramite attività tecniche, numerosissimi servizi di pedinamento e soprattutto analisi e valorizzazione delle fonti di prova raccolte nell'ambito complessivo delle indagini che hanno riguardato la prostituzione minorile, hanno consentito di ricostruire almeno in una circostanza, le condotta del Catalano, responsabile di aver intrattenuto un rapporto sessuale a pagamento con un giovane appena maggiorenne e con un minore di nazionalità italiana.
L'azione del contrasto al fenomeno da parte dell'Arma dei Carabinieri, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Bari, proseguirà con lo scopo di individuare le responsabilità di tutti coloro che al prezzo di pochi spiccioli, si abbandonano al libero sfogo di questa parafilia, causando danni irreparabili a vittime innocenti.
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