Monumento ai caduti
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Politica

Pd di Modugno, l'ex coordinatrice Di Lella verso la guida del partito?

'Se me lo chiedono non mi tiro indietro'

"Se il partito mi chiederà un maggiore impegno non mi tirerò indietro". Tania Di Lella, già coordinatrice del circolo di Modugno e componente della segreteria provinciale del partito, non commenta ne smentisce una possibile discesa in campo per cercare di far rialzare il Pd modugnese e traghettarlo fuori da questa situazione di stallo in cui il partito sta vertendo, anche a livello nazionale.
"Al circolo di Modugno tengo in maniera particolare – commenta - perché è fatto di persone che lavorano e sanno anche rialzarsi. Persone che si sono impegnate credendo nel partito e che, sono sicura, lavoreranno per rimediare ad una serie di politiche scellerate che ci hanno portato a subire questa situazione di purgatorio. Ed è giusto anche che ci sia".
Ricominciare dalla base e lavorare non sulle persone ma sui programmi. Questa la ricetta che propone per far si che i cittadini non solo ritornino ad avere fiducia nei partiti e nelle loro ideologie, ma anche per far ritrovare al partito stesso quella identità che, in questo periodo, sembra avere perso di vista.
"Se continuiamo a partire da chi, dal candidato da proporre alle prossime amministrative, verremo spazzati via – spiega – dobbiamo ripartire dal programma, che deve essere realmente realizzabile e attinente alle esigenze del territorio, per poi scegliere un candidato che debba essere si giovane, senza parlare necessariamente di rottamazione, ma supportato dall'esperienza e dalla solidità di un partito strutturato e organizzato. Le liste civiche dovrebbero tornare ad essere dei contenitori di supporto e i partiti ricominciare a fare politica attiva".
Per quanto riguarda la situazione del Pd nazionale, l'ex coordinatrice afferma che il risultato delle elezioni deve far capire che bisogna invertire la rotta. Fondamentale, a questo proposito, sarà l'Assemblea Nazionale che detterà le linee guida.
"Martedì 20, alla Sala delle Volte ci sarà un dibattito pubblico nel quale si analizzeranno i dati del voto e le prospettive politiche – afferma – spero che sia un primo passo verso quella nuova direzione che il partito deve prendere e che alcuni, come ad esempio Michele Emiliano, forse hanno già trovato. Molti l'hanno criticato, ma secondo me ha solo anticipato i tempi e forse bisognerebbe seguire l'idea di governo di scopo per senso di responsabilità verso il paese, ascoltando anche gli appelli alla condivisione provenienti dal Presidente della Repubblica Mattarella. Vedremo quello che accadrà all'apertura delle camere".
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