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Attualità

Newo, il punto dei Verdi

Pronte le carte per la Procura?

La valutazione di impatto ambientale è nulla. A comunicarlo, in una conferenza stampa tenutasi ieri, presso la Sala Giunta del Palazzo della Provincia, i Verdi, che hanno spiegato come le valutazioni di impatto ambientale e le autorizzazioni integrate ambientali, rilasciate dalla Regione Puglia, siano illegittime e, pertanto, nulle. Non ci sarebbe bisogno di ricorsi, quindi, visto che la base del procedimento è basata su un vizio di forma. La legge regionale n.11/01, che segue le direttive nazionali, prevede il diritto da parte del pubblico , ossia dei cittadini, alla partecipazione al procedimento decisionale in materia ambientale. La partecipazione dei cittadini avviene attraverso le "osservazioni" a quella parte dello Studio d'impatto ambientale, presentato dalla ditta proponente, chiamata "Quadro Ambientale". Trascorsi 60 giorni dalla presentazione dello Studio, se non si realizza alcuna "osservazine", i cittadini accettano inderogabilmente il progetto dell'impianto e perdono il diritto alla presentazione delle osservazioni.
La legge, spiegano i Verdi, prevede che le Amministrazoni debbano essere avvisate della presentazione dello studio mediante notifica, mentre i cittadini debbano essere messi al corrente della possibilità di nuovi insediamenti industriali attraverso pubblicazione su quotidinano locale e nazionale, come previsto dal Decreto Legislavito n.152 del 3 aprile 2006, art.28.
Nel fascicolo del procedimento autorizzato risulta solo la pubblicazione sul quotidiano La Repubblica del 24/03/2016 nella sezione cronaca di Bari. Non esiste, quindi traccia di pubblicazione dell'avviso pubblico sul quotidiano a tiratura nazionale.
Con tale irregolarità, spiegano, non è stato applicato l'art 3, comma 5 L.R n.11/01 che ha sottratto alla popolazione il diritto di presentare le osservazioni. Sulla base di questo le autorizzazioni devono essere considerate nulle.
Per evitare inutili, e anche onerosi, ricorsi, i Verdi chiedono quindi alla Regione di prendere atto dell'irregolarità e ritirare con urgenza la Determinazione n 7 del 25/ 01/201 del Dirigente sezione Autorizzazioni Ambientali.
Chiedono inoltre, per evitare che altri insediamenti industriali vengano approvati senza che nessuno ne sappia nulla, un piano di risanamento ambientale per tutto il territorio della zona Asi di Bari/ Modugno, che era stato già approvato come atto di indirizzo dal Consiglio Comunale di Modugno il 27 marzo 2014 ma che per troppo tempo è rimasto inspiegabilmente nel cassetto del sindaco di Modugno.
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