Modugno
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Attualità

Inceneritore, il no del Pd

Intervento della segreteria cittadina

Sulla questione inceneritore e' intervenuto nelle ultime ore il Pd di Modugno guidato da Domenico Cramarossa. Nel documento si legge che "Già in passato ci siamo espressi contro, e lo abbiamo ripetuto per primi nel Consiglio comunale del 30 novembre quando l'Assessore all'ambiente della nostra Città ha comunicato sommessamente si legge ancora - all'assise che l'impianto aveva avuto il parere favorevole della Città di Bari, dell'ARPA e di tutti gli altri enti coinvolti. Pareri favorevoli raccolti in una conferenza di servizi della quale la nostra Città era all'oscuro. Erano all'oscuro le forze politiche e quelle civiche, i movimenti, i partiti e le associazioni che da sempre difendono il territorio dagli insediamenti più inquinanti e impattanti sulla nostra salute'. Il Pd aggiunge che Modugno è classificata dalla Regione in fascia C, tra i siti più inquinati e quindi da risanare, alla pari di Taranto e Brindisi. Il nostro NO si basa su questa considerazione, che l'ARPA per prima dovrebbe sostenere. Non c'è dubbio che il ciclo dei rifiuti deve essere chiuso, così come non c'è dubbio che tutte le Città e Bari per prima sentono il dovere di spingere sulla raccolta differenziata porta a porta. Lo sappiamo a Modugno dove abbiamo sostenuto la strategia Rifiuti Zero e sosteniamo quindi la massima partecipazione possibile dei cittadini liberi e di quelli organizzati in associazioni, affinchè la differenziazione dei rifiuti, specie della frazione umida, e il loro recupero e riuso siano in cima alle strategie di abbattimento della quantità di rifiuti indifferenziati da smaltire. Per questo contestiamo la scelta dell'incenerimento e per questo richiamiamo l'ARPA alle sue responsabilità, al suo obbligo di tutelare la salute di un territorio così già gravemente impattato come il nostro.
D'altronde già nello scorso Consiglio abbiamo ricordato all'Amministrazione di Modugno quanta responsabilità abbia nell'aver soppresso l'unico strumento di partecipazione di cui la città si era dotata, come la Consulta per l'Ambiente. Sostituita da un organismo inutile alla vera partecipazione e telecomandato dalla giunta di turno.
Il sostegno della società civile nei processi democratici e decisionali è risultato decisivo in passato, quando l'associazionismo è stato capace di produrre osservazioni e obiezioni all'insediamento di impianti come l'inceneritore dei Marcegaglia, di fatto sventato grazie a loro. Aver deliberatamente rinunciato all'appoggio dell'associazionismo e della consulta per l'ambiente, alla competenza di cittadini attivi, di cui ci invidiano la professionalità è una responsabilità di cui rendere conto alla Città.
Nel Consiglio abbiamo subito proposto all'Assessore Luciano di convocare immediatamente una conferenza cittadina tematica, sulla vicenda NEWO. Speriamo che su vicende di interesse così collettivo, sulle quali la Città ha già dimostrato di essere unita, l'Amministrazione rinunci a un po' della sua arroganza-conclude il Partito Demicratico'.
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