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Attualità

Il sindaco Magrone: 'Questa legge elettorale ci espropria del voto''

Ha partecipato ad un convegno a Mola di Bari

"Siamo, a causa di questa legislazione elettorale, in una condizione di 'esproprio' del voto che è la negazione totale, ancora una volta, dei principi affermati dalla Costituzione italiana e la negazione totale della democrazia". Lo ha sottolineato Nicola Magrone, magistrato e sindaco di Modugno, intervenuto a Mola di Bari, ad un convegno organizzato dal Circolo di Mola di Italia Giusta, nell'ambito delle celebrazioni per i 70 anni della Costituzione italiana. All'incontro hanno partecipato i dirigenti di Mola di Italia Giusta Giangrazio Di Rutigliano e Gianvito Pugliese.
"Quando si dice - ha detto tra l'altro Magrone - che i principi della Costituzione vanno attuati, si pensa di solito ad affermazioni di massima, senza forza, ma basta anche solo esemplificare con quel che accade in questo momento preelettorale per capire quel che si vuol dire: la Costituzione vede la tutela dei diritti di ciascuno, e con questo anche il rispetto delle singolarità, delle differenze tra i modi di pensare e di vedere. La nostra Costituzione non doveva indicare un modo di votare ma esprime chiaramente la propria visione semplicemente proporzionalistica: un cittadino-un voto. La Carta prevede una pura, semplice, pulita affermazione di volontà: voglio votare Tizio perché voglio che lui mi rappresenti.
Ebbene, il tradimento finale, dopo che per tante volte la Corte costituzionale ha dichiarato l'incostituzionalità delle nostre leggi elettorali, è quest'ultima legislazione che, ancora una volta, consente a pochi controllori di quel che resta dei partiti di costruire a tavolino il nuovo parlamento, di chiamarci a votare ben sapendo che il voto che verrà espresso da ciascuno di noi non andrà a chi noi crediamo di aver votato ma sarà indirizzato a tutt'altre figure, a personaggi che loro hanno scelto uno a uno. Una condizione di 'esproprio' del voto che è la negazione totale della democrazia".
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