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Attualità

Ex Om, Magrone: 'Contro di me una campagna di ingiurie'

Il sindaco: 'Si dica davvero dove sta la verità'

Sulla questione Om e' intervenuto il sindaco di Modugno Nicola Magrone: '"VOGLIONO DECIDERE SOLO LORO. IN ATTO UNA CAMPAGNA DI DENIGRAZIONE E DI INGIURIE. QUAL È LA RAGIONE DI TANTA VIOLENZA?
Di seguito l'intervento.
'Il Presidente Caroli, invece di aggredire il Comune di Modugno, racconti come stanno davvero le cose e ricordi che non ci sarà alcuna soluzione per i lavoratori e le loro famiglie ma solo un nuovo clamoroso fallimento, come quello della 'Tua Industries', se si lasceranno prevalere gli altri, troppi, interessi in campo.
Lo ribadiamo ancora una volta, e mai ci stancheremo di ribadirlo: il Comune di Modugno ha lavorato e lavora dal 2013 perseguendo l'unico obiettivo della salvaguardia dei posti di lavoro e della tutela e sicurezza economica dei lavoratori e delle loro famiglie. TUTTE le altre parti facciano lo stesso.

I giornalisti, responsabili della correttezza dell'informazione, si facciano presidio democratico nella sorveglianza di contesti di scarsa trasparenza e non si facciano portavoce né di dichiarazioni nei confronti del Comune di Modugno tanto oltraggiose quanto diffamatorie (i lavoratori ex Om non sono mai stati "umiliati" a Modugno ma sempre tenuti in massima considerazione e cura) né di strumentali dichiarazioni ispirate da intenzioni lobbistiche.

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Viene diffusa di tanto in tanto, nella questione ex Om, una catena concertata di notizie false utilizzate a dirottare l'attenzione dei cittadini su immaginati gesti ostruzionistici del Sindaco, della sua Giunta e del Consiglio Comunale di Modugno in danno del Comitato Regionale per il Monitoraggio del Sistema Economico Produttivo e le Aree di Crisi (SEPAC).
Oggi addirittura il presidente Sepac, Leo Caroli, si lascia andare su un quotidiano a ricostruzioni non rispondenti a verità su come sono andate le cose nell'ultima riunione tra le parti coinvolte nella vertenza ex Om. D'altro canto, si pubblicano - naturalmente in forma anonima - dichiarazioni che riguarderebbero "umiliazioni" che i lavoratori avrebbero subito a Modugno.

Il Sindaco e l'amministrazione del Comune di Modugno, che ha sempre tenuto nella massima considerazione la situazione degli operai ex Om e delle loro famiglie, non può che indignarsi e dolersi per tanta protervia.
Rispetto alla quale bisogna sottolineare che il Comune di Modugno non ha chiesto alcun rinvio né nelle scorse riunioni né nella riunione del 19 ottobre.
Il Sindaco del Comune di Modugno ha invece chiesto la convocazione ad horas di un consiglio comunale, tenuto il 19 ottobre in vista del tavolo di crisi convocato per lo stesso giorno di venerdi 19 e della trasmissione della proposta di protocollo d'intesa da parte del presidente Leo Caroli. Una bozza di intesa, quella trasmessa, incoerente con la documentazione relativa al progetto industriale agli atti e per nulla certa nella tempistica e nelle modalità di selezione del personale da assumere, non tutto peraltro prelevato dalla platea dei lavoratori ex Om. Un programma di assunzioni, inoltre, parzialissimo e fortemente condizionato dall'andamento del ciclo produttivo e dall'intervento dell'Ager (l'Agenzia della Regione Puglia per la gestione dei rifiuti), senza un chiaro e dettagliato cronoprogramma e quindi aleatorio. La bozza d'intesa conteneva anche la richiesta formulata al Comune di Modugno da parte dell'Ager a proposito della dichiarazione di disponibilità alla realizzazione dell'impianto di Selectika nell'ambito del proprio territorio.
Il consiglio comunale del 19 ottobre si è pronunciato in modo inequivocabile, con soli due voti contrari, e ha dichiarato la propria volontà ad ospitare il progetto industriale di Selectika nel sito industriale ex Om Carrelli, come richiesto, sito che, ai sensi del dl 510/1996, costituisce garanzia per l'assorbimento della platea dei lavoratori.
Nella riunione che è seguita nel tardo pomeriggio del 19 alla Regione Puglia, i dubbi e le perplessità portate al tavolo di crisi da parte del Comune di Modugno, si sono da subito manifestate fondate, quando i rappresentanti della società Selektica hanno chiesto uno stralcio riguardante i tempi di trasferimento della proprietà dell'impianto, trasferimento che per il Comune di Modugno non potrà avvenire – naturalmente - prima che gli operai siano stati assunti. I lavori della riunione sono stati dunque sospesi dal presidente Leo Caroli, evidentemente nella condivisione di tutti, sindacati e rappresentanze istituzionali presenti, che la cessione del titolo di proprietà dell'impianto, come accaduto per la Tua Industries, debba seguire alla completa esecuzione della preintesa sindacale sulle assunzioni. C'è da aggiungere, per altro verso, che l'accordo sindacale non trova la condivisione nemmeno di tutte le sigle sindacali presenti, in quanto non impegna la società alla assunzione a tempo indeterminato di tutti i lavoratori. Il "tavolo" ha ripreso quindi i lavori, e la mozione proposta dal sindaco e dal consiglio comunale di Modugno, con la condivisione della bozza di protocollo modificato, è stata accolta.

Il confronto si è poi arenato, definitivamente questa volta, a causa delle giravolte dell'Ager e del presidente Grandaliano che ha cominciato a pretendere dal Comune di Modugno una "manifestazione di interesse" evidentemente inutile oltre che palesemente falsa: è infatti notorio che non è il Comune a richiedere l'insediamento dell'impianto ma ne sta consentendo l'insediamento UNICAMENTE per scopi sociali e nel PIENO rispetto delle norme a tutela dell'ambiente. E infatti, in precedenza la stessa Ager, evidentemente cosciente della pretestuosità della necessità di 'manifestazioni d'interesse', aveva chiesto una semplice "dichiarazione di disponibilita'".
La posizione del Sindaco e dell'Amministrazione comunale di Modugno è dunque sempre stata CHIARA E COERENTE. L'esperienza fallimentare del progetto Tua Industries, anche allora tenacemente voluta dalla task force, nonostante il vano tentativo del Comune di Modugno di indurre gli attori a maggiore cautela, ha condotto alla grave crisi in atto. Le responsabilità sono chiare e inequivocabili.
La verità, unica e sola, è che i reali tentativi ostruzionistici sono sempre nati - e continuano a nascere - quando si tenta di tenere in piedi, attraverso la difesa e la salvaguardia dei mezzi di sostentamento degli ex operai OM Carrelli (oggi rimasti in 165 circa), molte questioni che vanno aldilà della pura e semplice tutela dei lavoratori e delle loro famiglie. Qualche anno fa accadeva perché la Regione Puglia aveva consentito a Kion di scegliere, addirittura attraverso un'autonoma opera di scouting, l'azienda che doveva subentrare a OM e chi dovesse succedere nella gestione dello stabilimento. Naturalmente nessuna azienda venne trovata: anzi si è impedito che società realmente interessate a rilevare lo stabilimento potessero esprimere le proprie potenzialità. Quando il Sindaco del Comune di Modugno raccoglieva la disponibilità di Black Shape, azienda leader nel mondo, la task force della Regione Puglia e il ministero dell'Economia si gingillavano con Metec che, dopo aver illuso gli operai Om per mesi e mesi, li deluse mollandoli per strada per accaparrarsi i soldi pubblici di Termini Imerese e per deludere, infine, dopo anni, anche i lavoratori siciliani. Poi è stata la volta di Tua Industries: con la quale, abbiamo dovuto assistere persino alla ridicola inaugurazione di un'auto elettrica, avvenuta in pompa magna nel corso della Fiera del Levante, e alla presenza di un ministro, inaugurazione fatta mentre altrove era già stata dichiarata fallita l'azienda che, con il lavoro dei dipendenti ex Om, quell'auto avrebbe dovuto costruire.
Oggi ci ritroviamo ad un tavolo dove, invece di pensare prioritariamente al salvataggio dei posti di lavoro ex OM, si pensa anche a vicende che riguardano 'affari' da compiere nell'ambito del riciclaggio dei rifiuti. Possibilmente a scapito della tutela dell'ambiente.

Nonostante tutto questo, il Comune di Modugno, e il suo Sindaco, dal 2013 sono sempre stati quasi religiosamente al loro posto, sempre compiendo tutti gli atti che gli competevano e gli competono, rispettando tempi e regole, senza risparmio alcuno di fatica e di lavoro. Questo, esclusivamente – lo ribadiamo – NELL'INTERESSE DEI LAVORATORI E DELLE LORO FAMIGLIE, senza alcun interesse 'altro' da tutelare.
Già tante volte abbiamo invitato la Regione Puglia a non consentire questi giochi. Per tutto questo, pensiamo sia ora di smetterla definitivamente col perseguimento di interessi diversi dalla tutela dei lavoratori.
Per tutto questo, ancora, invitiamo anche i giornalisti, responsabili della correttezza dell'informazione, a farsi presidio democratico nella sorveglianza di contesti di scarsa trasparenza e a non farsi portavoce né di dichiarazioni nei confronti del Comune di Modugno tanto oltraggiose quanto diffamatorie (i lavoratori ex Om non sono mai stati "umiliati" a Modugno ma sempre tenuti in massima considerazione e cura) né di strumentali dichiarazioni ispirate da intenzioni lobbistiche. Soprattutto ricordino che cosa è accaduto in questi anni, chi ha davvero difeso i lavoratori e rilevino che i ritardi di anni (ormai siamo a quasi dieci anni dall'avvio della vertenza) sono attribuibili esclusivamente a chi sinora ha guidato le danze in questa vicenda.

Sottolineiamo ancora una volta che compito del Comune di Modugno (compito voluto e proposto dal Comune stesso e previsto dalla legge) è quello di garantire l'assunzione dei dipendenti ex Om e che nessun ruolo ha nella scelta di aziende per la reindustrializzazione e la riassunzione degli operai. Solo per questo il Sindaco Magrone ha salvaguardato strenuamente la proprietà del sito e la possibilità, oggi, di metterlo nuovamente a disposizione di chi possa garantire, senza condizionamenti, la ripresa del lavoro degli ex dipendenti OM.
Di questo, solo di questo, eravamo disponibili a discutere ieri, ma anche oggi e domani: la prossima riunione è stata fissata per mercoledì 24 ottobre non per esigenze del Sindaco di Modugno ma per esigenze del SEPAC e del suo Presidente.
Il Comune di Modugno anche quel giorno, come tutti gli altri giorni di seduta, ci sarà. Con la speranza che, finalmente, si trovi a discutere di un progetto che sia stato scelto in modo ponderato e SOLO per dare lavoro a chi è rimasto senza lavoro e, da un anno, anche senza mezzi di sopravvivenza'
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